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R Recensione

8/10

La Strada regia di Federico Fellini

Neorealismo
recensione di Giovanni Firrincieli

La giovane e ingenua Gelsomina viene assunta, come apprendista negli spettacoli, dal cinico arista di strada Zampanò. Egli sfrutterà la ragazza e solamente l'incontro di questa con un secondo artista di strada, chiamato Il Matto, farà prendere alla storia un'altra piega.

Il cinema di Fellini è simboleggiato dal circo e quale film, se non questo, può rappresentare al meglio la sua poetica? I personaggi, che ci vengono presentati, sono decisamente singolari. Un'artista di strada, Zampanò, rozzo ed egoista, assume la giovane e sensibile Gelsomina affinchè lo possa aiutare durante i suoi spettacoli da un posto all'altro. Il rapporto che si viene a instaurare tra i due è abbastanza contraddittorio: lei, con lo scorrere del tempo, si affeziona a Zampanò; lui, invece, continua con il suo atteggiamento egoistico e cinico nei confronti di lei e del mondo. A rompere gli equilibri della storia sarà il Matto, una specie di pagliaccio filosofo, che rimprovera Gelsomina a causa del suo comportamento di sottomissione nei confronti del suo padrone. Lei si affeziona a questo "matto" e le fa prendere coscienza della sua situazione. Uno scontro inevitabile tra Zampanò e il Matto, che soccombe, e fa cadere malata Gelsomina. Ella viene abbandonata, in quanto è un peso morto e fa rallentare il lavoro, sul ciglio della strada in pieno inverno da Zampanò, che le lascia, a mo' di liquidazione, una tromba che ella stessa utilizzava durante gli spettacoli per fargli da spalla. Anni dopo Zampanò, durante una passeggiata scopre che Gelsomina è morta. Nell'ultima scena del film si vede Zampanò ,ubriaco e disperato, su una spiaggia, tormentato dai sensi di colpa. Simbolica la scena inizia e quella finale, perchè il film si apre con la veduta sul mare di giorno, quando Gelsomina era viva e ancora libera, e si conclude con la veduta del mare di notte, quando Gelsomina è morta ma nuovamente "libera". Il film ci presenta delle emozioni arcaiche, (amore, egoismo, libertà, ecc...) decantate da una classe bassa, ai confini della società, che in fondo ci fanno intendere come queste siamo universali e tocchino qualsiasi classe sociale, nessuna esclusa.

Per questi meriti artistici e tematici La Strada ottenne il premio Oscar per il  miglior film straniero nel 1957.

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