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7/10

ADHD - Rush Hour regia di Stella Savino

Documentario
recensione di Fabio Secchi Frau

L'ADHD, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, è un disturbo evolutivo dell'autocontrollo con difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività. Il documentario fa luce su una complessa e problematica realtà in cui sostanzialmente il bambino non riesce a regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell'ambiente. Quali sono le cure? Com'è la situazione in Europa? E in America? E in Italia?

   Fino a cinquant’anni fa, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività nei bambini e negli adolescenti non era stato scoperto e chi ne era affetto veniva trattato come un piccolo individuo che non riconosceva l’autorità, che non era educato o troppo vivace e non attento allo studio.

  Oggi, l’ADHD è un vero problema della salute psicologica infantile e non, e il documentario di Stella Savino, preziosissimo, aiuta a fare luce su questa situazione.

  Si conduce, con estrema sicurezza nelle riprese a un buon uso del montaggio, la storia della malattia attraverso chi ne è personalmente affetto, se ne studia il contesto clinico, le possibili cause, i trattamenti e la prevenzione. Se ne spiegano i sintomi nell’apprendimento scolastico e nel comportamento dei bambini e si apre la polemica (tutta italiana, guarda caso) sulla somministrazione di un derivato della metanfetamina che dimostrerebbe di ottenere risultati strepitosi, ma chiaramente lungi dall’essere una guarigione “miracolosa”.

  La Savino usa la cinepresa per una ricerca medica importante su questo fenomeno e mette in discussione un vecchio modello scientifico e terapeutico per aprirne uno più moderno (e ostacolato), che si è dimostrato molto più valido per questo tipo di disturbo.

  In Italia, spiega la regista, attraverso le testimonianze di pazienti, delle loro famiglie e di tutta una comunità scientifica, si vede come un pericolo la diffusione di un modello statunitense che prevede la distribuzione di psicofarmaci a dei bambini per questa particolare patologia (il timore principale è l’assuefazione e la dipendenza da sostanze che sono palesemente dannose) non offrendo però un’alternativa valida che possa curare o attenuarne i sintomi.

  Tutto questo fa di ADHD – Rush Hour un documentario italiano molto interessate, con un approccio che apre gli occhi su diverse problematiche etiche e morali, su consigli e risultati appartenenti a una consocenza diversa, portando alla riflessione.

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