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7/10

Facciamo l'amore regia di George Cukor

Commedia
recensione di Gloria Paparella

Venuto a sapere che una compagnia teatrale sta mettendo in scena uno spettacolo satirico su di lui, il milionario francese Jean Marc Clement si presenta a teatro in incognito per mettere fine a questo oltraggio. Ma appena vede la bellissima soubrette Amanda, finisce per accettare una parte…

Nel 1960 George Cukor si cimenta nuovamente nel genere musicale dopo lo straordinario È nata una stella (1954) e l’interessante Il diavolo in calzoncini rosa (1960); e, ancora una volta, decide di aprire le porte del cinema al dietro le quinte di una produzione teatrale.

Così in apertura, appare dall’alto Marilyn Monroe, cioè Amanda, ballerina del Greenwich Village, che canta su un piccolo palcoscenico, in maglione e calzamaglia nera, una canzone di Cole Porter, <<My Heart Belongs to Daddy>>. Il numero è eccezionale e ammaliante, tanto da incantare il miliardario francese Jean Marc Clement (Yves Montand), inizialmente contrario alla messa in scena che sbeffeggia alcuni dei più celebri personaggi dell’epoca, lui compreso. Per essere certo di essere amato per il suo animo e non per i soldi, si fa passare per un attore squattrinato e conduce una “vita da artista” accanto alla ragazza, con il consueto lieto fine.

Il film è molto godibile, meno energico rispetto ad altre opere del regista, il quale qui accentua la vena romantica del dietro le quinte. Più che di un musical, si tratta di una commedia con canzoni in cui, comunque, il mondo dello spettacolo viene descritto nei suoi elementi più tipici ed in cui chi fa parte di tale universo ha la meglio sugli altri: attori, ballerini e cantanti vengono esaltati nella loro solidità morale e nella loro naturale simpatia che li distingue dai ricchi uomini d’affare come Clement. In realtà, il protagonista non appare spocchioso o altezzoso nei modi, anzi piuttosto generoso e alquanto ingenuo. Yves Montand, uno degli attori francesi più celebri di allora, ritrae il suo personaggio come un miliardario sì, ma romantico, gentile e sostanzialmente semplice, che si innamora della bellissima cantante-ballerina Amanda. Marilyn, da parte sua, potrebbe sembrare per molti meno sex-symbol rispetto ai film precedenti: in realtà, gli abiti più dimessi e il trucco meno pesante la rendono ancora più bella ma in maniera naturale, come se stesse comunicando, attraverso il suo personaggio, la frustrazione di portare addosso quell’immagine che si è costruita di lei nel tempo.

Nonostante il ritmo non sia movimentato, la pellicola è deliziosa, e l’umorismo si impenna quando Clement compie un corso accelerato di teatro prendendo lezioni niente di meno che dal comico Milton Berle, dal cantante Bing Crosby e dal ballerino Gene Kelly (rigorosamente nella parte di loro stessi). Ben curato ed elegante il colore in Cinemascope, Facciamo l’amore è una commedia musicale romantica, in cui non è da sottovalutare l’intento di far satira sul mondo dello spettacolo a partire da un equivoco iniziale.

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