Kingsman-Secret service regia di Matthew Vaughn

A metà tra lo splatter di Tarantino e l'ironia di Kick-Ass, Kingsman - Secret Service è una spy comedy che azzarda e prende in giro, con riferimenti e citazioni, il mondo dello spionaggio. Non a caso, il regista è Matthew Vaughn, che conosce bene il genere, avendo già diretto X-Men First Class e lo stesso Kick-Ass. In Kingsman ci si diverte con garbo e i colpi di scena sono assicurati per due ore. Chi meglio di Colin Firth poteva incarnare il perfetto gentleman inglese, all'apparenza calmo e quieto, che poi usa il suo ombrello come arma mortale per difendersi dai nemici? Lo stesso attore, nella conferenza stampa a Roma tenutasi lunedì 2 febbraio, ha affermato che per calzare meglio nel ruolo si è allenato per sei mesi, facendo anche gli extra dalla mattina alla sera. Diverso è stato per il suo coprotagonista, il giovane attore Taron Egerton, che si è unito al cast tardi, e si è dovuto sottoporre a degli allenamenti più intensivi al fine di avere un fisico e una postura adatta per il suo ruolo. Samuel L. Jackson calza perfettamente nel ruolo del cattivone di turno, con il piano geniale di salvaguardare l'umanità dando vita a una sorta di "arca di Noè" ma in maniera più drastica e violenta. In Kingsman - Secret Service sono evidenti i tratti fumettistici tipici, sopratutto nelle scene di lotta intense, che come sottofondo, forse per alleggerire, ci sono simpatiche sinfonie. Nel mondo dello spionaggio, Firth fa la spia alla James Bond, mentre il giovane Eggsy ha tutt'altro per la testa: è sgarbato, ha una vita da piccolo teppista e non ha nessuna intenzione di cambiare. L'incontro tra i due, dove Harry Hart funge un po' da figura paterna al ragazzo, sarà scoppiettante. Ecco che gli oggetti di un gentleman possono trasformarsi in armi: non solo ombrelli, ma anche scarpe e accendini che diventano granate. Pur non spiccando per una trama originale, Kingsman - Secret Service sa tenere lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine.