Fantasia regia di Samuel Armstrong| James Algar| Bill Roberts| Paul Satterfield| Ben Sharpsteen| David D. Hand| Hamilton Luske| Jim Handley| Ford Beebe| T. Hee| Norm Ferguson| Wilfred Jackson
AnimazioneSequenza di siparietti animati dai contenuti più vari, tutti elaborati a partire dall'ispirazione dei disegnatori derivata dall'ascolto di pezzi di musica classica. Una voce narrante introduce i vari numeri spiegando volta per volta a cosa assisteremo.
Un frammento di storia del cinema: un musical d'animazione intramontabile, accolto tiepidamente alla sua uscita (costringendo Disney a ridurre il budget per i film successivi) ed in seguito consacrato a Olimpo del cinema d'animazione, restaurato e riproposto negli anni in formati e durate differenti (la versione qui recensita da 112 minuti è quella rilasciata per il mercato home video nei primi anni '90, nonchè la più nota), non è solo un esemplare di rara fattura per quanto riguarda la perfetta simbiosi di disegni e musica, ma anche un ardito esperimento d'avanguardia ed una sintesi di alcune correnti filmiche precedenti codificate nell'inedito linguaggio del cartone animato (con brevi inserti in live action dell'orchestra che suona i pezzi).
Il film è diviso in scene: -nell'introduzione, i membri dell'orchestra guidata dal maestro Leopold Stokowski prendono posto in un'astratta sala da concerto fiocamente illuminata da luci multicolori, mentre una voce narrante presenta il film. -Toccata e fuga in Re minore di Bach: le immagini mostrano dapprima l'orchestra che suona, poi una serie di disegni di natura astratta che si sovrappongono alle immagini reali con una transizione incrociata. Questo segmento rimanda alla nozione di cinema puro di Epstein (il cinema come sinfonia visiva di corpi in movimento senza un tessuto narrativo) e richiama le avanguardie degli anni '20, influenzate da cubismo e dadaismo (può venire in mente Le Ballet Mecanique di Fernand Leger del 1924).
-Lo Schiaccianoci di Chajkovskij: sinfonie visive di carattere naturalistico/fiabesco rappresentanti flora e fauna antropomorfi (nochè fate dei boschi) che danzano a ritmo di musica con varie coreografie; sembra un tributo agli spettacolari musical di Busby Berkeley.
-L'apprendista stregone di Dukas: è senza dubbio l'episodio più famoso ed uno dei più pregevoli, un esperimento magico dagli esiti disastrosi operato da Topolino, apprendista di un potente stregone. E' il frammento che ha dato origine a tutto il film, infatti fu il primo ad essere realizzato da Disney che voleva far recuperare popolarità al suo personaggio, che ne stava perdendo a discapito di Paperino. E' il primo segmento ad avere una struttura narrativa, e costituisce una forma più complessa ed articolata delle classiche Silly Symphonies. Al termine del pezzo, in un breve intermezzo Topolino raggiunge la sala dove si trova l'orchestra, stringendo la mano al direttore Stokowski; per la prima volta un Classico Disney unisce animazione e live action nella stessa scena.
-La sagra della primavera di Stravinskij: è uno dei frammenti più lunghi ed ambiziosi, che ricostruisce la genesi della vita sul pianeta e la sua successiva evoluzione, fino all'estinzione dei dinosauri, secondo uno scrupoloso rigore scientifico (limitatamente alle conoscenze scientifiche che si avevano allora, ovviamente; infatti ci sono degli errori nella rappresentazione di alcuni dinosauri). Una strabiliante ricchezza visiva che fa uso di notevoli effetti, specie nelle scene vulcaniche e sottomarine, con scorci spettacolari e momenti (la lotta tra T-Rex e Stegosauro) rimasti impressi nella storia dell'animazione.
-Un intermezzo spiritoso in cui la voce narrante ci presenta la Colonna Sonora, che si esibisce nella timbrica di svariati strumenti musicali. E' un altro pezzo di astrattismo visivo con una geniale idea di partenza.
-Sinfonia Pastorale di Beethoven: è un segmento narrativo che illustra una giornata ambientata sul Monte Olimpo, in compagnia di svariate figure mitologiche dell'antica Grecia (centauri, cupidi, Bacco, Pegaso, Zeus...) dal giorno alla notte, dal bel tempo ella tempesta. Uno dei momenti più leggeri e colorati, all'insegna dei sentimenti positivi di gioia, divertimento ed amore. Nel corso degli anni la scena subì qualche taglio relativamente alla rappresentazione di una centaura nera ritratta in alcune scene dalle implicazioni razziste.
-La danza delle ore di Ponchielli: in un palazzo dall'architettura neoclassica, per tutto il giorno, vari animali (struzzi, ippopotami, coccodrilli) eseguono danze coreografiche spiritose. Ancora un'impostazione tipicamente da musical che è un esercizio di stile nella rappresentazione delle movenze degli animali.
-Una notte sul monte Calvo di Musorgskij e Ave Maria di Schubert: il demone Chernabog fa danzare gli spiriti infernali sopra una paesino avvolto nelle tenebre della mezzanotte, finchè una campana annuncia l'arrivo dell'alba. Poi la scena cambia e si segue una processione di pellegrini attraverso paesaggi boschivi dall'aura magica, fino ad una cattedrale dalla quale si ammira il sole nascente. E' il segmento di chiusura e probabilmente il vertice emozionale di tutta la produzione Disney-ana, nonchè un caso unico di cinema d'animazione religioso: l'aura sacrale che investe la scena (permeata di un profondo credo cristiano, religione più volte accennata nei Classici e rappresentata probabilmente con fede autentica) conduce Fantasia ad un finale di solenne maestosità, con una carica di misticismo che raramente si è vista nella storia del cinema.
Capolavoro sotto ogni aspetto, Fantasia è un film imprescindibile per la storia del cinema d'animazione (la stessa Disney ne verrà in un certo modo perseguitata, ricorrendo alla sua struttura per molti film successivi, tutti di qualità inferiore; Walt Disney in persona voleva farne un progetto "infinito", riproponendolo saltuariamente nelle sale con nuovi numeri musicali, ma poi non se ne fece nulla, a parte il suo seguito ufficiale, Fantasia 2000) costituendo un classico della settima arte.
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