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7/10

The Dressmaker - Il diavolo è tornato regia di Jocelyn Moorhouse

Drammatico
recensione di Verdiana Paolucci

Una donna affascinante torna nel suo paesino natale, nell'Australia rurale. Con la sua macchina da cucito e il suo stile di haute cousine, cambierà la vita delle compaesane e si prenderà la sua vendetta su coloro i quali le fecero dei torti.

Ci sono poche attrici in grado di adattarsi a qualunque ruolo nel modo più semplice e naturale possibile, indipendentemente dal dover dimostrare dieci anni in meno o imbruttirsi senza pensarci due volte. Una di queste è Kate Winslet, straordinaria attrice che in The Dressmaker dimostra ancora una volta di meritarsi il titolo di una grande artista poliedrica. L’interprete britannica è Tilly, elegantissima donna che usa lo stile e la moda come arma per vendicarsi dei torti subiti molti anni prima – e anche per scagionarsi dalle accuse di omicidio verso un ragazzino suo coetaneo che morì durante un gioco pericoloso quando avevano entrambi dieci anni. Nel film, tratto dall’omonimo romanzo di Rosalie Ham, Kate Winslet dovrebbe avere la stessa età di Liam Hemsworth, ma l’attrice se la cava benissimo a non far sentire né percepire in alcun modo la differenza di età col suo coprotagonista (i due si portano ben 15 anni di distacco).

The Dressmaker, dopo esser stato acclamato dalla critica e aver vinto numerosi premi all’estero e in Australia soprattutto, paese dove è stato girato, è approdato al Toronto International Film Festival fino ai nostri cinema italiani, con un sottotitolo che farebbe, tuttavia, rabbrividire ogni doppiatore: “Il diavolo è tornato”. Il tutto ci fa presagire che il film sia un mix di comedy e drama, ed è proprio così: The Dressmaker può inserirsi anche nel genere western, con musiche evocative del Far West, dove, però, si combattono le ingiustizie a suon di vestiti e abiti colorati, al posto delle pistole e dei proiettili. La prima parte della pellicola si mantiene esattamente su questo ritmo, aggiungendo molte scene divertenti ed esilaranti (come l’apparizione di una sensuale Tilly durante la partita che stanno disputando Teddy e i suoi compagni), mentre la seconda parte perde un po’ e cade nel sentimentalismo, concentrandosi sul rapporto tra i due protagonisti e così facendo non permette di dar la giusta carica emotiva che la pellicola meriterebbe.

Al di là di queste piccole debolezze, il centro della scena è Kate Winslet e la sua incredibile performance, che raggiunge il pathos nelle sequenze con Judy Davis, che interpreta la madre malata di Tilly. The Dressmaker è una pellicola forte, sagace e furba, retta da una buona musica, fotografia e da un cast modesto che fa il suo lavoro recitando intorno al personaggio della Winslet.

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