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R Recensione

7/10

Il Grande Match regia di Gerardo Olivares

Commedia
recensione di Andrea Brunelli

Estate 2002.

Ogni quattro anni il mondo si ferma per assistere al più importante spettacolo sportivo : il Mondiale di calcio. La finale Germania-Brasile è l'evento più importante dell'anno, tutti vogliono vederla, ma non è così facile come sembra...

 

Ci sono dei film che sono veri e propri gioiellini, boccate d'aria, che aprono interessanti scorci su realtà molto distanti dalla nostra.

La gran final, del documentarista Gerardo Olivares, appartiene senza dubbio a questa categoria. Utilizzando come espediente il mondiale di calcio, il regista ci mostra come la globalizzazione renda il mondo davvero piccolo, tre continenti diversi, tre situazioni estreme, eppure tutti i personaggi del film sanno benissimo chi sono Ronaldinho, Ronaldo e Oliver Kahn.

Gli uomini impazziscono per il football, superando divisioni e scontri fortissimi (i bianchi brasiliani che si abbracciano agli indios al raddoppio del Fenomeno), ruoli agli antipodi (il generale e i nomadi che vivono nello yurta) e divisioni nobiliari (il capo Tuareg e i giovani ragazzi), le donne, a tutte le latitudini, non capiscono cosa ci sia di bello ed entusiasmante "in 22 cretini che corrono dietro ad un pallone ed uno che fischia di continuo". Olivares ci fa scoprire dei "mondi" affascinanti e peculiari, ci mostra animali esotici e tradizioni millenarie, dirige con mano ferma, mischiando immagini documentaristiche (il volo dell'aquila, il dromedario che mangia etc.) e abbracci fraterni, situazioni da commedia dell'arte e momenti di tensione bonaria.

Da vedere.

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