Looking for Eric regia di Ken Loach
DrammaticoIn seguito a una crisi nervosa dovuta a una situazione familiare fin troppo complicata, Eric, postino di Manchester, inizia a rivolgere dubbi e confessioni al poster di Eric Cantona che ha appeso in camera. Finché Cantona non inizia a rispondere...
Eric vive con due figli non suoi, affidatigli dopo la rottura con la sua seconda moglie, che non lo rispettano e che sembrano nati per ficcarsi in guai più grossi di loro. L'unica figlia naturale Eric l'ha avuta dal primo matrimonio, dal quale però l'uomo è fuggito proprio il giorno del battesimo. Ora la ragazza è crescita, sta per laurearsi ed ha una figlia sua: sarà proprio questa situazione a riavvicinare i due ex coniugi, che hanno interrotto i contatti da anni.
L'ultimo film di Ken Loach prende spunto da una vicenda familiare tesa e conflittuale per condurci, un passo alla volta, in una fiaba che alterna quasi con noncuranza toni surreali a momenti di disperazione pura. Eric inizia a parlare con la foto del suo più grande eroe, Eric Cantona, indimenticato e controverso campione della nazionale francese e del Manchester United, e questi gli risponde, lo incoraggia, lo motiva e lo spinge a cambiare.
La metafora sul calcio non è mai messa giù troppo per il sottile, ma poco importa: il risultato è un'entusiasmante prova d'amore per il calcio, per la storia di una squadra e di un suo giocatore (Eric Cantona, che già aveva fatto qualche comparsa al cinema - e una valanga di pubblicità per la nike - si rivela anche un ottimo attore), ma anche un manifesto all'amicizia e al valore della famiglia, in senso classico ma anche in termini più "estesi".
In questo contesto, Cantona non rappresenta più soltanto il mito da venerare, ma si trasforma in vera e propria maschera popolare, da indossare per farsi coraggio e fronteggiare con uno sberleffo carnevalesco i propri nemici, che siano interiori o fatti di carne ed ossa. Come si dice, una risata vi seppellirà.
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