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8/10

Una Notte da Leoni regia di Todd Phillips

Commedia
recensione di Fedra Grillotti

A Las Vegas per festeggiare l'addio al celibato, tre testimoni - colpa del troppo alcool - "smarriscono" il futuro sposo...

Quattro amici partono per Las Vegas, decisi a trascorrere una serata “indimenticabile” in occasione dell’addio al celibato di uno di loro. Dopo un avvio promettente, ritroviamo tre dei nostri in una suite del Caesar’s Palace completamente devastata: lo sposo è scomparso, c’è una tigre chiusa in bagno, un bambino nell’armadio, una gallina che scorrazza libera in soggiorno. Cosa è accaduto nelle ultime dodici ore? E soprattutto, cosa dire alla futura (?) sposa?

Una notte da leoni si traveste da commedia americana tendente al demenziale per trascinarci in una spirale di autentica follia, tanto geniale ed esilarante quanto più anarchica ed incontrollata. I tre amici sopravvissuti iniziano un viaggio a ritroso partendo dai pochi indizi a loro disposizione per ricostruire l’accaduto e, cosa più importante, recuperare lo sposo in tempo per la celebrazione del matrimonio che avverrà da lì a poche ore.

La scelta di non usare quasi mai flashback per descrivere l’accaduto si rivela vincente, costringendo lo spettatore a subire la narrazione degli eventi con la stessa curiosità dei tre increduli protagonisti, che in più di un’occasione si ritrovano a pagare le conseguenze di azioni commesse la notte precedente senza conservarne memoria: un matrimonio-lampo, un furto nella villa di Mike Tyson (sic), un rapimento con riscatto e via dicendo, insomma, ho reso l’idea.

The Hangover (letteralmente i postumi della sbornia), titolo originale del film, ha suscitato un certo clamore negli Stati Uniti per aver sbaragliato il botteghino, pare, a suon di passaparola. Quello che a noi più scettici interessa davvero, forse allarmati da un trailer che ricorda un po' troppo certi film dei fratelli Vanzina, è che Una notte da leoni, botteghino o no, è la commedia più divertente vista in Italia quest'anno.

Fra i suoi punti di forza c’è sicuramente il ritmo sfrenato: raramente al cinema mi è capitato di ridere ininterrottamente dalla prima all’ultima scena, senza quasi avere il tempo di riprendere fiato. Oltre a questo, una menzione d’onore va fatta agli ottimi protagonisti, che per mimica facciale e tempi comici fanno pensare ad una versione adulta e un po’ meno sfigata dei tre “Superbad” di Greg Mottola (Johan Hill, Michael Cera e Christopher Mintz-Plasse). A sostenere tutto c’è però una sceneggiatura solidissima, di millimetrica perfezione, capace al tempo stesso di essere vulcanica e spontanea, lasciando sempre agli attori lo spazio necessario per sbizzarrirsi in un campionario formidabile di espressioni, gestualità e pause comiche impossibile da descrivere a parole – vi consigliamo uno sguardo alla geniale carrellata di fotografie che accompagnano i titoli di coda.

Solita nota di demerito al doppiaggio italiano, che quasi rovina tutto inserendo accenti improbabili a caso non appena spunta una faccia orientale.

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Voto degli utenti: 7,3/10 in media su 11 voti.

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SanteCaserio (ha votato 6 questo film) alle 0:37 del 15 febbraio 2010 ha scritto:

-_-

Recensione generosa (a mio parere, ovvio ). Sicuramente un film ben costruito e piacevole. Però non sono riuscito a cogliere il ritmo sfrenato. A livello di "tempi" mantiene la stessa scansione, peccando sul fronte della sceneggiatura in alcuni punti(il cinese e la moglie-spogliarellista). Comunque buono!

Marco_Biasio (ha votato 7 questo film) alle 12:16 del 28 giugno 2011 ha scritto:

Sì, il doppiaggio è veramente la morte. Comunque la commedia è divertentissima Soffre un po' di lentezza e macchinosità nei primissimi venti minuti, poi si scioglie definitivamente. Un bel film per una serata in allegria! Il seguito l'avete visto? Se sì, com'è?

bargeld (ha votato 8 questo film) alle 20:15 del 28 giugno 2011 ha scritto:

Come avevo scritto anche sotto la recensione del secondo capitolo, quello soffre una certa ripetitività (di episodi, di situazioni, di ruoli) che lo rende più prevedibile, però se una cosa fa ridere fa ridere, e per me entrambi raggiungono l'obiettivo!

dalvans (ha votato 6 questo film) alle 12:07 del 21 ottobre 2011 ha scritto:

Sufficiente

Insomma...