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R Recensione

4/10

Anno Uno regia di Harold Ramis

Commedia Demenziale
recensione di Federico Sargatti

I due cavernicoli Zed e Oh vengono cacciati dalla loro tribù dopo che il primo ha mangiato una mela proibita dell’albero del bene e del male. Durante un epico viaggio scoprono che il mondo è assai più vasto di quanto pensavano. Sulla loro strada troveranno molti personaggi biblici, tra cui i fratelli Caino e Abele e il patriarca Abramo e suo figlio Isacco.

mostra spoiler

Nel frattempo però Zed e Oh scoprono che a Sodoma sono stati resi schiavi i membri della loro tribù, tra cui le donne da loro corteggiate. La liberazione avverrà dopo rocamboleschi episodi e vicende.

Jack Black è un piccolo mito, uno dei nostri attori preferiti, in grado di incarnare perfettamente il mito del rockettaro nerd un po’ sfigato ma figo (prima in Alta Fedeltà, poi nel simpatico School of rock) ma più in generale incarnando il ragazzo un po’ pasticcione ma vitalistico e presuntuoso che è in ognuno di noi, un Jerks che è emerso perfettamente in Be Kind Rewind. Harold Ramis invece è l’uomo di Ghostbusters (sceneggiatore e attore) e di altre commedie gustosissime come Ricomincio da capo e Terapia e pallottole.

Inevitabile pensare che dall’incrocio tra i due non possa che nascere qualcosa di buono, specie quando gli si concede loro la possibilità di svariare a piacimento sul tema delle vicende bibliche dell’Antico Testamento, partendo dal frutto proibito della mela sull’albero fino ad arrivare ad una rivolta schiavesca dentro Sodoma. In mezzo ci butti dentro un Caino più psicopatico e opportunista del solito, un Abramo particolarmente pazzo e rintontito e un paio di orgie lussuriose e in teoria il gioco è fatto no?

In effetti no. Forse perché le trovate comiche dal duo Jack Black-Michael Cera non è che siano così riuscite (una strana coppia assai mal assortita purtroppo), tutte giocate sulla spudoratezza del primo e sulla timidità impacciata del secondo. Il novanta per cento delle battute di fatto va a riguardare lo sfondo sessuale, in una trivialità che se in certi frangenti colpisce e diverte in altri appare alla lunga un po’ troppo stentata e forzata, così come la sfrontata arroganza sessuale di Black, che nell’evidente tentativo di strafare sbraga tutto.

Non riesce quindi la sintesi storico-biblica ad Harold Ramis, che lungi dal raggiungere la verve comica dissacrante del capolavoro Brian di Nazareth (scuola Monthy Python) non solo non riesce a graffiare in profondità mettendo in ridicolo i miti religiosi biblici, ma appare in difficoltà perfino a tenere insieme i vari spezzoni del film, dando un’impressione di approssimazione e di improvvisazione da B-movie su un canovaccio preso a casaccio. Ne viene fuori un film sostanzialmente inutile, non certo all’altezza delle aspettative suscitate dai nomi che ne fanno parte.

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Voto degli utenti: 3,3/10 in media su 4 voti.
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SanteCaserio (ha votato 3 questo film) alle 1:37 del 6 gennaio 2010 ha scritto:

Deludente

sotto tutti i punti di vista. Due sorrisi di numero, per il resto annoiato ... (e lo dice uno che ha apprezzato il plettro maledetto )

Peasyfloyd (ha votato 3 questo film) alle 11:22 del 6 gennaio 2010 ha scritto:

si mamma mia che tristezza di film. Cazzata buona per quando proprio bisogna spegnere il cervello completamente