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7/10

La Mossa del Pinguino regia di Claudio Amendola

Commedia
recensione di Gloria Paparella

L'armata Brancaleone dei ghiacci: quattro uomini qualunque scoprono per caso il curling e si convincono di poter partecipare alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Si ingegnano in allenamenti improbabili, trovano scappatoie alle regole, tentano l'impossibile pur di aggiudicarsi il titolo di campioni italiani. Claudio Amendola debutta sul grande schermo raccontandoci una storia talmente assurda che è addirittura vera! Rincorrere un sogno non è mai stato così divertente.

Debutto alla regia per Claudio Amendola, il quale si cimenta in una commedia dalle diverse sfaccettature: divertente ma anche amara, ironica ma con tanti momenti di riflessione. L’intento del regista nonché co-sceneggiatore è quello di raccontare la storia di un sogno, di una speranza, di una piccola rivincita dei protagonisti di fronte alle fatiche della quotidianità. I quattro sono dei perdenti nella vita: Bruno (Edoardo Leo) è un uomo non ancora diventato adulto completamente, ma che sogna di diventare qualcuno un giorno, scatenando l’ira di sua moglie Eva (Francesca Inaudi), stanca delle manchevolezze del marito; Salvatore (Ricky Memphis) è troppo preso dalle preoccupanti condizioni di salute del padre per pensare alla sua vita; Neno (Antonello Fassari) è un sessantenne che, pur essendo un fenomeno a biliardo, pensa di essere ancora uno che conta nel quartiere; infine Ottavio (Ennio Fantastichini), un uomo diventato spigoloso dopo che la vita gli si è girata contro e che non vuole vedere nessuna possibilità di cambiamento. Sarà l’entusiasmo e la forza trascinante di Bruno, eterno sognatore, a spingere i compagni nella realizzazione di una vera e propria impresa: partecipare alle Olimpiadi Invernali come squadra di curling, sport poco conosciuto in Italia, ma che da subito appassiona il gruppo. Da questa disciplina (della quale tutti e quattro non sanno nulla) nasce la spinta al riscatto, che non significa vincere le Olimpiadi in sé, quanto fare qualcosa di buono mettendoci passione ed anima.

La mossa del pinguino è un piccolo film (realizzato in poche settimane) ma che contiene tanta verità; è una commedia ben riuscita, costruita con la giusta dose di realismo tanto da raccontare la vita di personaggi molto simili alle persone della nostra società: tutto questo attraverso lo sport e lo spirito di squadra. Una squadra di imbranati, per intenderci, ma che, nonostante tutti gli imprevisti e le difficoltà, continua a credere di potercela fare. Molto bravi Edoardo Leo e Ricky Memphis, dei quali si apprezzano soprattutto le doti comiche, anche se qui rivelano una profondità ed uno spessore drammatico più nascosti in passato, mentre Antonello Fassari ed Ennio Fantastichini riescono a vivere la fanciullezza dei loro personaggi in maniera leggera.

La storia del film, il cui titolo prende spunto dal movimento curioso di questo animale che, per muoversi più velocemente sul ghiaccio, si dispone a pancia in giù, è la storia di tutte quelle persone che, apparentemente rassegnate al proprio destino, sono pronte a mettersi in gioco davanti ad un’opportunità. Amendola dà vita ad una commedia che fa sorridere, grazie anche all’evidente complicità tra gli attori, ma che arriva anche a toccare toni più malinconici ed amari. Infatti, il regista sembra utilizzare il pretesto della formazione della squadra di curling per trattare anche i temi del precariato e della crisi economica che ha invaso il nostro paese ormai da anni. E i personaggi del film sono, a modo loro, degli eroi: insoddisfatti di quanto hanno combinato nella loro vita essi si abbandonano ad un sogno che per loro ha un significato importante, quello del riscatto sociale. Il film è anche una storia sull’amicizia, sulla fiducia e sullo sport, dove i protagonisti, tra allenamenti assurdi (fatti di nascosto con pentole a pressione e mazze di scopa) e faticosi, mirano a diventare campioni italiani. I quattro amici avranno modo di imparare una bella lezione e di crescere come persone, non solo come giocatori. La mossa del pinguino è una commedia a tutto tondo, insomma, e nella sua prima prova dietro la macchina da presa Claudio Amendola riesce a divertire e ad emozionare lo spettatore.

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