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7/10

Pacchetto remix - Ownair regia di John Mattiuzzi, Franco Franchini, Sofia Priftis, Linus Hartin,

Sperimentale
recensione di A. Graziosi

Il pacchetto Remix si compone di cinque corti: The compositor di John Mattiuzzi, EXpatZ di Jimmie Wing, The noble stud di Linus Hartin e Sofia Priftis, I won't be your mirror di Franco Franchini, The little girl di Hakan Berber.

Cinque cortometraggi, cinque piccoli gioielli, dallo stile ironico e irriverente.

 Il pacchetto Remix è una panoramica sul mondo del cortometraggio internazionale in una delle sue forme più interessanti, artistiche e innovative: quella del “Mash up”. Non si tratta infatti di progetti comuni, “normali”: i cinque cortometraggi del pacchetto remix in questione provengono dalla selezione 2013 del MashRome Film Fest, festival promuove questa particolare forma di arte cinematografica, la quale opera un'unione di molti stili e/o prodotti audiovisivi diversi per creare invece un discorso concettualmente unico e altro, distanziandosi dai canoni della narratività classica. La punta di diamante di questa “selezione della selezione” dei corti del MashRome, i quali sono a loro volta ripresi da sottosezioni differenti (Experimental, Mashprime, Animazione), è senza ombra di dubbio The Compositor di John Mattiuzzi.

Il corto in questione è esemplare nel mostrarci in maniera originale l'alienazione a cui può andare incontro appunto un compositor, un esperto di effetti speciali, il quale opera ininterrottamente all'interno di un mondo digitale e non corporeo al punto di trovarsi scisso tra mente e corpo, in preda al mondo da lui stesso creato e non più capace di distinguere tra realtà e finzione. Le sue atmosfere non possono che ricordarci scenari distopici e fantastici alla Brazil di Terry Gilliam.

I won’t be your mirror di Franco Franchini non può che continuare concettualmente il lavoro messo in atto da The Compositor, quello di shockare la mente dello spettatore con i suoi personaggi in cerca d'autore in questa sorta di caverna di Platone multiforme e cangiante.

Estremamente interessante The Noble Stud di Sofia Priftis e Linus Hartin: attraverso un'animazione particolarissima (lo stile è quello di marionette umane ma in due dimensioni che si muovono come se avessero dei perni in un mondo che sembra anch'esso di cartone) viene messo in atto un esperimento sociale antico e storico ma che trova una soluzione più che attuale.

Magistrale anche lo stile dell'animazione del turco The Little Girl, talmente espressivo da non aver bisogno di parole per spiegare l'angoscia e la minaccia della guerra sempre incombente nel Medio Oriente.

Chiude l'ottima panoramica il divertente e strampalato Expatz: con uno stile totalmente libero che si muove a proprio agio tra citazioni cult fumettistiche e genere pulp, si racconta una storia legata all'immigrazione di occidentali in Asia, un problema a noi sconosciuto, e lo si fa con una comicità che si permette tranquillamente di spaziare dal nonsense al politicamente scorretto.

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