A 33° Torino Film Festival – conferenza di presentazione

33° Torino Film Festival – conferenza di presentazione

Alla conferenza stampa per la presentazione del programma del 33° Torino Film Festival, erano presenti il direttore Emanuela Martini, Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, dell’omonima Fondazione e Paolo Damilano, presidente del Museo Nazionale del Cinema, che ha annunciato, “Sarà un festival metropolitano che avrà l’obiettivo di far parlare la città di cinema.”

Ma sarà anche un festival che ci porterà in giro per il mondo: dall'Inghilterra, del film di apertura Suffragette, alla Francia con Coup de Chaud (Heatwave) di Raphaël Jacoulot fino alla Siria di Coma e il Canada di The Waiting Room.

Non mancheranno i film italiani, quattro per la precisione, Colpa di comunismo, l’ultimo film di Elisabetta Sgarbi, Mia madre fa l’attrice, di Mario Balsamo, La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasie e Racconti dell'orso di Samuele Sestieri

Insomma, tanti i numeri che compongono il 33° Torino Film Festival: 158 lunghi, 15 medi, 32 corti, 50 anteprime mondiali, 20 internazionali, 8 europee, 71 italiane.

Ma non di soli numeri si compone un festival quanto di sentimenti ed emozioni. Tanti i film con sulla ricerca delle proprie radici e di una propria identità.

Il festival si apre e si chiude con storie di donne forti, in cerca di una propria affermazione tra problemi ed epoche totalmente differenti, Si parte quindi, con il film dedicato alla storia delle militanti del primissimo movimento femminista Suffragette di Sarah Gavron e si chiude con Hello, my name is Doris di Michael Showalter.

Si passerà dal presente, al passato con i film d'autore restaurati da il Museo del Cinema e con l'omaggio a Orson Welles e daremo anche uno sguardo al futuro, almeno come se lo erano immaginati registi come Kubrick, Godard, Truffaut, Resnais, Ferreri, Scott, Gilliam, Cronenberg, Kathryn Bigelow  con la retrospettiva, curata da Emanuela Martini,  “Cose che verranno”.

Non mancherà l'horror, grazie anche ad una 'notte nera' che comincerà alle 22 di sabato 21 fino alle sei del mattino in una maratona del terrore che vedrà, tra gli altri titoli anche February di Osgord Perkins, The Girl in The Photograph, l’ultimo film al quale ha lavorato Wes Craven come produttore esecutivo.

Se volete preparai per una settimana di magia, ecco l'intero programma da consultare.

http://www.torinofilmfest.org/programma/edizione/102/33-torino-film-festival.html

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