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R Recensione

6/10

Los Decentes regia di Lukas Valenta Rinner

Drammatico
recensione di Serenella Volpe

Belén trova lavoro come cameriera per una famiglia dell’alta società argentina, che vive in una gated community alla periferia di Buenos Aires, un luogo blindato, ovattato, artidiciale. Per alcune lamentele della padrona di casa e dei rumori sospetti nel retro della casa, la donna fa una strana scoperta: proprio accanto al complesso residenziale sorge comunità di hippie nudisti. Uno shock per una donna rispettabile quale è Belèn, ma in lei si insinua una  morbosa curiosità che la spingerà a prenderne parte, dismettendo gli abiti del perbenismo e aprendosi a nuovi rapporti con natura e sesso.

 

Due mondi contrapposti, uno fatto di una facciata che ha a cuore la "rispettabilità",un mondo artefatto, ovattato e superficiale, l'altro che si spoglia letteralmente dei vincoli della decenza, che segue l'istinto e l'emotività. Due realtà ovviamente destinate allo scontro. E' in scena la lotta di classe, la paura del diverso, gli stereotipi di genere.

Belèn, una brava Iride Mockert, fortemente caratterizzata come repressa e depressa, semplicemente varca un cancello e inzia a vivere, con ingenuità e stupore.Tutto con dialoghi ridotti al minimo, ma gestualità corporea eloquente. 

Film a tratti grottesco, volutamente statico, immobile che scoppia in momenti d'umorismo. Ottima fotografia, con scelta di inquadrature distanti e fisse molto suggestive e comunicative. Questo particolarissimo lavoro dell'austriaco Lukas Valenza Rinner parte molto bene, spiazzante per la caratterizzazione dei personaggi e le scelte stlistiche, per i contrasti metaforici rappresentati, ma, sopratutto nella seconda parte, diventa un po' troppo caricaturale, perdendosi nel finale.

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