N News // 01/03/2014

Fuori Orario cose (mai) viste settimana dal 2 all’8 marzo 2014

di Ghezzi Baglivi  Di Pace Esposito Francia  Fumarola  Giorgini  Melani  Turigliatto

 

presenta

 

Domenica 2  marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.30-6.00

NOTES SUR NOS VOYAGES EN RUSSIE 1989-1990                     primavisioneTV

(Italia-Francia 2011, col. 15')

di Yervant Gianikian, Angela Ricci-Lucchi

"È un film “sublimazione“ di note, acquerelli, appunti, diari di viaggio. Nel 1989-’90 abbiamo filmato a Leningrado-San Pietroburgo, la città del poeta Osip Emil'evic Mandel'stam – l'autore di Viaggio in Armenia – gli ultimi sopravvissuti delle Avanguardie russe degli anni ’20 e ’30. ll film è un frammento di un vasto affresco registrato durante la caduta dell’Unione Sovietica con i ritratti degli ultimi testimoni di una Grande Storia che nessuno ha fissato e che sono ora scomparsi." (Y.G. - A.R.L.)

NOTTE AL MUSEO PARAJANOV                             primavisioneTV

(Russia1998, 23', col.)

di Roman Balayan

"Per quanto ne so, Parajanov si è espresso più attraverso i collage che faceva che attraverso i suoi film - anche perché non c'erano censori a controllare il suo lavoro di collagista. ALcuni di questi collage sono degli autentici capolavori. Per me Parajanov rimane un fenomeno della natura, un fenomeno spontaneo, incontrollato, enigmatico." (R. Balayan)

IL CERVELLO DELLA RUSSIA SOVIETICA

(Mozg Sovetskoi Rossii, URSS 1919, b/n, 14')

Di Dziga Vertov

I membri del primo governo sovietico e il loro nuovo quartier generale al Cremlino di Mosca, dopo il trasferimento dal San Pietroburgo nel 1918. 

IL BACIO DI MARY PICKFORD

(Potseluy Meri Pikford, Urss 1927, b/n, 72')

Di Sergei Komarov

Con Igor Ilyinsky, Anel Sudakevich, Mary Pickford, Douglas Fairbanks, Abram Room

Goga Palkin lavora come strappa-biglietti in un cinema ed è innamorato di Dusia che però sogna solo i divi dei film e persone di prestigio. Si reca su un set e partecipa come stuntman a una scena in cui pende come un impiccato dal soffitto, attirando così l'attenzione di Mary Pickford che gli da un bacio. Finalmente famoso, può così chiedere la mano di Dusia. 

NOI

(Menq, Urss 1969, b/n, 25')

di Artavazd Pelesjan

Grande poema epico che inizia con un immenso corteo funebre e attraversa orgogliosamente la storia (mescolando le epoche) e l’antropologia del popolo armeno.

FRAMMENTI ELETTRICI N. 6 - DIARIO 1989. DANCING IN THE DARK

(Italia 2009, col. 60')

di Yervent Gianikian e Angela Ricci Lucchi

Il film più recente della serie “Frammenti elettrici”, in prima visione tv.  Gianikian e Ricci Lucchi  recuperano e lavorano le immagini che avevano girato vent’anni fa, rubate nelle varie feste dell’Unità, tra l’Emilia e la Romagna, alla vigilia della caduta del muro di Berlino.

 

 

Lunedi 3 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.05-3.00

TEMIRKANOV: PROVE D'ORCHESTRA

(Russia, 2009, col. 94')

Regia: Aleksandr Sokurov

Le prove del direttore d'orchestra Yuri Temirkanov filmate dal grande regista russo.

 

 

Martedi 4 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.55-2.00

EVELINE

Mercoledi 5 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.55-2.00

VENTI ANNI PRIMA

Giovedì 6 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.55-2.00

FUORI ORARIO

 

Venerdì 7 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.55 alle 7.45  

VIAGGIO STRAORDINARIO                       primavisioneTv                        dur 64’

The Extraordinary Voyage (1993-1995)                                  

di Serge Bromberg, Eric Lange

Un affascinante viaggio attraverso il mondo del film di Georges Méliès – dalla prima proiezione, nel 1902, alla pirateria e al suo plagio, fino alla riscoperta da parte del pubblico, nel 2011, parla il documentario „The Extraordinary Voyage” („Lo straordinario viaggio”). Nel film dei registi Serge Bromberg ed Eric Lange, sulla magia di Méliès e l’importanza della sua creazione nel cinema, parlano Costa Gavras, Michel Gondry, Jean-Pierre Jeunet, Michel Hazanavicius e Martin Scorsese, che  ha recato un omaggio al creatore del film di fantascienza, nel suo recente “Hugo Cabret”.

INCONTRO CON ANTONIO MARGHERITI primavisioneTv                       dur 55’

(1999)

Di Daniele Ciprì, Franco Maresco

Una lunga intervista realizzata dai registi palermitano ad uno dei maestri dell’artigianato cinematografico italiano. Ciprì e Maresco sono affascinati dai modi di Margheriti, quasi estasiati quando scoprono il suo anticipare i tempi del gusto hollywoodiano.

LA BALENA DI ROSSELLINI                                                          dur. 47'

(Italia, 2010, col.,)

Regia: Claudio Bondì

Uno dei più suggestivi sogni di Roberto Rossellini, un progetto esemplare nel suo percorso d’autore,  è al centro di La balena di Rossellini, Il film ideato (e mai realizzato) da Rossellini prese forma nei suoi appunti dopo un viaggio in Cile nel maggio del 1971, viaggio intrapreso per realizzare un’intervista-ritratto di Salvador Allende, poi effettivamente compiuta dal regista. Rossellini, tornato da Santiago, legge su un quotidiano la notizia di una balena arenata sulla costa del Pacifico nei pressi di un villaggio poverissimo abitato da pescatori, o meglio raccoglitori di granchi. Da questo semplice fatto di cronaca, nasce il soggetto per un apologo sulla ricchezza e sulla povertà. Un film le cui riprese Rossellini avrebbe voluto affidare al giovanissimo allievo Claudio Bondì, appena diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Trentanove anni dopo Bondì ricostruisce la storia di questo progetto attraverso le sue stesse testimonianze e quelle di Renzo Rossellini, Adriano Aprà, Enrico Ghezzi.

JOLANDA E ROSSELLINI MEMORIE INDISCRETE (1991-1994)     dur 33’

di: Paolo Isaja, Maria Pia Melandri

filmstudio del programma memoria(del)cinema, dedicato al recupero di un’importante testimonianza rimasta finora inascoltata: quella di Jolanda Benvenuti, montatrice cinematografica, che fu la vera esecutrice del montaggio di Roma città aperta di Roberto Rossellini.

Jolanda, entrata giovanissima nel reparto tecnico della Cines e passata poi a lavorare in altri laboratori cinematografici romani, conobbe Rossellini alla fine degli anni ’30, quando il regista le chiese di montare un suo cortometraggio. Da quel momento nacque un sodalizio di lavoro che proseguì, pressoché ininterrotto, fino alla scomparsa del regista.

GETTA IL TUO OROLOGIO IN ACQUA                                          dur. 88'           

Variazioni su una cinegrafia intuita di José Val del Omar

(Tira tu reloj al agua,  Spagna 2003-04, colore)

Regia, (senza)sceneggiatura e montaggio: Eugeni Bonet (da materiali inediti di Val del Omar)

Un libero avvicinamento all'ultimo lavoro del regista andaluso partendo dai suoi materiali. Dopo gli elementari dell'acqua, del fuoco e della terra del Triptico, Val del Omar stava preparando un quarto film che sarebbe stato il vertice e il vortice dela sua opera. Non fece in tempo a portarlo a termine. Nuove visioni di Granada danno vita a una dinamica e progressivamente sempre più astratta e copiosa estasi di immagini, in un tempo senza orologi, senza spazio, senza appoggio e senza suolo...

VAL DEL OMAR SUR-NORTE                                                                      dur 7'

(Spagna 1974, col., muto)

Regia, fotografia, montaggio: Mario Sàenz de Buruaga

Due viaggi in compagnia di Val del Omar, che rappresentano anche alcune delle rarissime sue immagini esistenti, nel nord della Spagna.

VERTICE VORTICE                                                                         dur 12'

(Italia-Spagna 2002, col. e b/n, )

Idea e direzione del montaggio (a partire da immagini filmate da Val del Omar): Antonella La Sala

Una tesi di dottorato sul cinema di Val del Omar realizzata da una studentessa della facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1996/67 ha portato a questa installazione realizzata insieme a Carlus Padrissa del gruppo La Fura dels Baus a Chicago, Touluse, Monaco e altre città.

 

 

FELLINI IN CITTA'                                                                         dur 17'            

(Italia 1968, col. 13')

di Maurizio Ponzi

Un’immaginaria intervista sul cinema di Federico Fellini, con Marco Bellocchio, Jean-Luc Godard, Vittorio Cottafavi, Bernardo Bertolucci, Paolo e Vittorio Taviani.

TEMPO DI CINEMA                                                                        13’

 (Italia 1970, colore)

Di Libero Bizzari  

Un racconto del cinema attraverso gli schizzi e i cartelloni di Anselmo Ballester. Il documentario, che fa parte del “Fondo Corona Cinematografica” restaurato dalla Cineteca di Bologna, mostra grandi rare immagini delle affichès di cinema (e anche di pubblicità industriale) del grande cartellonista italiano.

 

 

Sabato 8 marzo 2014 - RAI 3 - dalle 1.15 alle 7.00  

LE MASCHERE DI KUBRICK            primavisioneTV                        dur 25’

Italia 2013, colore

Di Filippo Biagianti e Massimiliano Studer

Rialto, Venezia. In un piccolo laboratorio Franco Ceccamore crea due maschere originali per il Carnevale di Venezia. Dodici anni dopo un uomo elegantemente vestito di bianco visita il negozio. L’uomo era Jan Harlan, produttore esecutivo del’ultimo film di Stanley Kubrick Eyes Wide Shut. L’intenzione era di acquistare diverse maschere, così da scegliere quella che sarebbe poi stata usata pe il personaggio di Bill Harford, interpretato da Tom Cruise. Nel documentario c’è tutta l’incredibile storia dietro la creazione delle maschere principali per il film. Gli artigiani veneziani documentano come ogni loro prodotto sia di fatto un pezzo unico e raccontano i loro incontri con i rappresentanti della produzione.

MOMENTI SCELTI DELLE “HISTOIRE(S) DU CINÉMA”               81’

(Moments choisis des “Histoire(s) du cinéma, Francia, 2004, col, 81’, v.o. sott. it.)

Regia, montaggio : Jean-Luc Godard

Più che una versione breve delle Histoire(s) du cinéma. In un’ora e mezza Godard estrae e rimonta circa dieci minuti di ognuna delle 8 puntate originarie e riesce a realizzare un altro film.  “Godard ha fatto un magma bruciante in cui ci si perde con piacere folle. Non è la dimensione cavernosa e catastrofica delle Histoire(s) che il loro autore ha sottolineato, ma la loro potenza poetica, il loro lirismo” (Olivier Joyard)

TORNARE A ORGOSOLO                                                                33’

(Italia 1997, b/n e colore)        

di Paolo Isaja, Maria Pia Melandri con Vittorio De Seta

L'occasione del ritorno a Orgosolo di Vittorio De Seta - per una manifestazione organizzata in suo onore per festeggiare il 35° anniversario del film - è stata colta al volo per un nuovo filmstudio del programma MemoriaCinema di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri. La piccola telecamera che pedina costantemente De Seta nel suo ritorno in Sardegna ci permette di partecipare ai suoi incontri con la gente, anche quelli a carattere privato in cui le grosse telecamere delle tv non sono ammesse. Ci fa salire con lui al Supramonte per ritrovare i luoghi delle estenuanti riprese dei documentari e del film (d'inverno con la neve abbondante, d'estate a temperature infernali...). 1997, b/n e colore)

IL PLACIDO CORSO DEGLI EVENTI                                              dur 22’

(Italia, 2003 colore)

di Paolo Isaja, Maria Pia Melandri

con Vittorio De Seta

Siamo sul set torinese dell’ultimo film di Vittorio, che torna al cinema a soggetto dopo trent’anni di assenza.

Il film è girato nel corso di un giorno e di una notte (quella delle riprese di una non facile sequenza sulle rive del fiume Dora…)

Nell’osservare alcune ore del lavoro di Vittorio impegnato nella realizzazione del suo film Lettera dal Sahara, nella messa a punto della sceneggiatura e alla selezione dei materiali girati, Il placido corso degli eventi, mette insieme alcuni appunti su un tema specifico, che sottende tutta la filmografia di De Seta: la violenza del gruppo sul singolo, della società sull’escluso, dell’uomo sui territori fisici e dello spirito.

VER VIVER REVIVER   (VEDERE VIVERE RIVIVERE)                    dur 29'

(Italia-Brasile, 2007, col., 29’, v.o. sott. it.)

Regia: Julio Bressane con la collaborazione di Rosa Dias, Moa Batsow, Noa Bressane, David Pacheco, Mariana Santarelli, Rodrigo Lima

Primo dei due film (l’altro è Passagem a Ferrara, girati da Julio Bressane nel settembre 2007 nel cimitero di Ferrara, un pellegrinaggio incontro rimemorare intorno dalla cappella-tumulo di Michelangelo Antonioni . Nella colonna sonora si sentono “fonogrammi” da Otello di Orson Welles, In a lonely Place di Nicholas Ray e Miramar dello stesso Bressane.

PASSAGGIO A FERRARA                                                               dur. 13'

(Italia-Brasile 2007, col., 13')

Regia Julio Bressane

Secondo dei due film girati da Bressane nel suo pellegrinaggio antonioniano al cimitero di Ferrara.

ARCHEOLOGIA DEL SET- ritorno a lisca bianca (1983)     dur 60’’

Di Michelangelo Antonioni, Enrico Ghezzi, Michele Mancini

Una troupe televisiva ritorna sull’isolotto che fu set de L’AVVENTURA   dopo 23 anni. L’atmosfera rarefatta dello scoglio e l’audio del film che si risente sull’isolotto rendono magica la presenza del regista ferrarese, che regala gli shot del suo ritorno su quel set ai compagni di riprese.

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