V Video

R Recensione

4/10

Educacao Sentimental regia di Julio Bressane

Commedia
recensione di Alessandro Grasso

Aurea, un'insegnante solitaria, incontra un giovane ragazzo su una collina. Attratta dalla sua bellezza inizia a frequentarlo costantemente impartendogli lezioni sui sentimenti. Tra i due nasce un amore in bilico tra parole e attrazione fisica.

Jùlio Bressane, raffinato regista brasiliano, partecipa al concorso internazionale di Locarno con un film che sembra voler riassumere la sua conoscenza. La protagonista Dèbora Olivieri è il mezzo attraverso cui il regista attua citazioni a non finire: filosofia, teatro, danza, letteratura, musica. Molte citazioni mettono in difficoltà lo spettatore che avrebbe dovuto portarsi con sè un'enciclopedia per comprenderle tutte. Non mancano momenti di bellezza estetica: il sipario rosso che si apre sui due interlocutori seduti a una scrivania, il collirio che finisce negli occhi della Olivieri a testa in giù, la scena iniziale che spiazza lo spettatore (un'inquadratura fissa, di circa un minuto, sull'attrice protagonista che guarda un uomo mentre fa il bagno in piscina; il tutto ribaltato dallo stacco che mostra il giovane amante guardare a sua volta l'attrice). Il film ha un impianto culturale di alto livello ma non va mai a fondo, non entra mai nelle sue svariate citazioni. Tutto rimane a galla, sospeso. Un impianto estetico gigantesco soltanto mostrato, non spiegato. La sessualità emerge dalle parole dell'educatrice sentimentale che piombano addosso al suo giovane amato, in attesa di ascoltarle senza possibilità di risposta. Un bacio non basta a dirci qualcosa in più sul loro amore. Il finale mostra il giovane educando steso su una panchina, incosciente, mentre l'educanda lo guarda; i due emergono da uno sfondo nero. Metafora tra film e spettatore. 

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo film. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.