N News // 08/10/2017

DOVE CADONO LE OMBRE di Valentina Pedicini - vince il Premio del pubblico al festival di Annecy

DOVE CADONO LE OMBRE di Valentina Pedicini

Vince il Premio del pubblico al Festival Annecy Cinéma Italien

 "Una giovane regista Valentina Pedicini accompagnata dalla sua attrice principale Federica Rosellini è venuta a presentare un film forte, cupo e affascinante. La regista la segue nei corridoi bui dell'istituto con una messa in scena sobria, rispettando l'essenza del personaggio.

La fotografia e la direzione degli attori sono impeccabili.

Sì, questo film ci ha colpiti, per la sua forma molto purificata, ma anche per l'argomento molto delicato che affronta. Abbiamo scoperto un'opera forte che, dopo la sua presentazione all'ultima mostra di Venezia, dovrebbe trovare il suo posto nella classifica del festival quest'anno. Se la merita ".

DOVE CADONO LE OMBRE 

di

Valentina Pedicini

con

ELENA COTTA, FEDERICA ROSELLINI,

JOSAFAT VAGNI E LUCREZIA GUIDONE

prodotto da Domenico Procacci

una produzione Fandango con Rai Cinema

distribuito da Fandango Distribuzione

Film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo  - Direzione Generale Cinema 

Opera realizzata con il sostegno della Regione Lazio

Fondo regionale per il cinema e l'audiovisivophoto credit: Carlo Andrea Baroncini

SINOSSI: Anna e Hans, infermiera e suo assistente di un vecchio istituto per anziani, sono due anime "bambine" incastrate in corpi di adulti.

Intrappolati nel tempo e nello spazio, si muovono tra le stanze e il giardino di quello che era un ex orfanotrofio, come se qui si consumasse tutta la vita, dall'infanzia alla morte, come se non ci fosse luogo più accogliente al mondo di quello che li ha visti prigionieri nell'infanzia.

Dal passato riappare Gertrud, una vecchia signora dai modi gentili; tutto sembra precipitare, il nastro dell'orrore sembra riavvolgersi.

Il male è bianco, come il camice di Gertrud, come le pareti dell'ala ovest, la zona delle torture.

L'istituto perde dunque i contorni attuali e torna ad essere ciò che era; ricovero crudele di bambini jenisch sottratti alle famiglie, tempio di un progetto di eugenetica capitanato proprio da Gertrud.

Anna, schiava di quel luogo e di un'infanzia dolorosa che non termina mai, riprende con forza le ricerche di Franziska, amica amata di una vita della quale ha perso le tracce molto tempo prima e che cerca ovunque e senza sosta.

Ispirato a una storia vera, a settecento storie vere.

Valentina Pedicini Foto di Riccardo Ghilardi

Ufficio stampa Fosforo e Daniela Staffa

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