V Video

R Recensione

6/10

Ti amo presidente regia di Richard Tanne

Sentimentale
recensione di Claudia

Come Michelle e Barack Obama si conobbero in quel di Chicago nell '89 per poi sposarsi nel '92.

Gli omaggi televisivi cinematografici hanno sempre fallito il compito di restituire un'immagine interesting del presidente per due mandati degli Stati Uniti Barack Obama.

Uno dei motivi è che per essere stato un presidente così immediatamente riconoscibile, Obama è anche stato il meno pop e quello che elargisce meno materiale per caricature di sempre: di Kennedy si conoscevano le abitudini con le donne e l'amicizia con Sinatra, di Bush la passione per la caccia, mentre di Obama soltanto che é un gran fan di Entourage e che un membro del suo staff era stato un attore di House. Con cosi poco materiale, è ovvio che la poetica attorno a lui sia sempre stata scarna, ed è per questo che si è sempre concentrata esclusivamente attorno al suo matrimonio con Michelle.

Ed è infatti in questo humus che nasce e si sviluppa Ti amo presidente, un film definito anche dai suoi autori (l'esordiente Richard Tanne alla regia ha anche scritto al sceneggiatura, ben un'anno prima delle elezioni vincenti del presidente uscente) un "Date movie", ovvero un film ideale per passare una serata tra fidanzati e che proprio in quest'ottica ha trovato molti consensi e persino la distribuzione della potentissima Miramax (per dire, neanche Kevin Smith riesce più a farsi rappresentare dalla casa del magniloquente Harvey Weinstein), probabilmente abbaggliato come molti dalla rarità di questa coppia presidenziale genuinamente riuscita e complice.

Finchè il film si trattiene sulla love story non sbaglia un colpo, e gli attori pur se scelti per indubbi motivi fisici danno l'idea di credere molto (troppo?) nel ruolo che sono chiamati ad interpretare e di volerlo svolgere al meglio; ma quando si cercano di intersecare lotte razziali, momenti storici e anche brevi cenni sulle mode del momento (gli abiti e le musiche dei primi appuntamenti, lo screening di Fa' la cosa giusta, la scena del primo bacio) la carne sul fuoco diventa troppo e troppo cotta. Fondamentalmente un film tv finito su schermo senza una gran ragion d'essere, ma che per essere nato probabilmente come film di commiato (prodotto in pochi mesi è uscito a gennaio dopo prima mondiale addirittura al Sundance Festival) e di omaggio, fa più di quello che è chiamato a fare.

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo film. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.