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5/10

Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse regia di Hugo Gélin

Commedia
recensione di Claudia

Samuel, sciupafemmine impiegato in un villaggio vacanze francese, passa la vita tra l'ozio e il nulla finché non si vede recapitare bimbetta di tre mesi, Gloria, consegnatali dalla madre Kristin (Che lui ricordava di Berlino ma in realtà di Londra). Messo in riga rapidamente, trova lavoro come stuntman, ma la cara vecchia Kristin rifà capolino proprio in quel di Londra e con pretese piuttosto ampie....

Si può cambiare vita anche non volendolo? Si, secondo  Famiglia all'improvviso, un film francese di gran successo del 2016 in arrivo ora nelle sale Italiane.

Il senso é che Samuel, sciupafemmine di un villaggio del sud della Francia, conosciuta la sua piccola figlia Gloria, pur nel tentativo di “liberarsene” (tentativo complicatissimo in cui sono tral'altro gli inglesi a non voler parlare inglese con i francesi e non viceversa, come il classico stilema insegna) se ne innamora comunque, crescendo con lei in una Londra che non capisce, ed adattando per lei uno stile di vita talmente diverso che il suo più che un cambiamento è un reset, di quelli che si vedono di solito giusto nei film a tematica cristiana.

Come tantissimi film di oggi di un tempo e probabilmente futuri, il problema è nel secondo atto: Tutta le descrizione della vita a due e sempre a due di Samuel e Gloria (Samuel passa dall' amore libertino a praticamente non interessarsi mai piu a una donna e a costruire una casa che è un parco giochi senza vie intermedie) è un po noiosa , e tocca ingoiare tanti rospi (Samuel non impara mai l'inglese pur vivendo a Londra 7 anni, il che spiega perchè tutti parlino francese con lui e tra di loro) e scene ripetitive (come gli stunt di Samuel) prima di arrivare al punto clou: il ritorno della mamma di Gloria e del suo compagno, per avere finalmente un po' di scene divertenti: buffo perchè “Famiglia all'improvviso” cerca ostinatamente, testardamente, soprattutto nel diligente finale con tanto di voce off -ispirata al mix letale ,secondo lo stesso autore come descritto nel booklet, muccino/benigni- di non essere divertente, quando la sceneggiatura funziona sempre e comunque meglio nelle sue trovate divertenti e comiche, come dimostra il divertente incipit nel sud della francia (che rimane la parte migliore).

E quindi si, viva l'amore padre e figlia -chi l'aveva mai messo in dubbio, comunque-, di qualunque legame esso sia, naturale, adottivo, biologico, viva gli insegnamenti, ma se si ha la capacità di aver sviluppato un plot un po' comico, non è meglio mantenersi su quella via ( come tutta la lotta a wong kar wai dimostra), o almeno, non esagerare sui plot buii? Bè, pare di no. Peccato!

P.s la bambina nel film si chiama Gloria Stuart, come l'attrice di Titanic.

Durata esagerata (quasi due ore).

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