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8/10

Come Ti Spaccio La Famiglia regia di Rawson Marshall Thurber

Commedia
recensione di A. Graziosi

David Burke (Jason Sudeikis) è un piccolo trafficante d'erba, cuochi e mamme sono i suoi clienti abituali. Ma qualcosa va storto e David si ritrova con un forte debito con Brad (Ed Helms) il suo fornitore. Ad aiutarlo, con un paio infallibile, i suoi vicini di casa, la spogliarellista Rose (Jennifer Aniston), l'aspirante cliente Kenny (Will Polter) e l'adolescente tatuata e piena di piercing, Carey (Emma Roberts). Vestiranno i panni della finta famiglia di David, i Miller.

 

Come ti spaccio la famiglia (titolo originale We're the Millers) è una commedia che, sulla base di un ottimo cast e di una brillante sceneggiatura, riesce perfettamente nell'intento di intrattenere senza cadere nei cliché del genere e senza scivoloni in inutili volgarità ammiccanti. Al contrario, Come ti spaccio la famiglia fa un uso molto acuto dei classici stereotipi e personaggi della commedia americana e dell'immaginario on the road, mixandoli con freschezza e ironia a quelle situazioni e paesaggi che per molti sono divenuti cari con Breaking Bad, pluripremiata serie tv ambientata in New Mexico. E' proprio qui, al confine tra Messico e Usa, che avrà luogo la prova più difficile per l'improvvisata gang familiare dei Millers, i quali risulteranno tanto più - comicamente - sospetti tanto più cercheranno di impersonare gli elementi tipici della classica famiglia americana media. Dato che spesso capita che il classico trafficante ce l'abbia scritto in faccia, con aspetto trasandato, vecchio furgone, capelli lunghi, guida solitaria etc, chi mai potrebbe sospettare di una (anche un po' idiota) famiglia con tanto di moglie e figli a carico che viaggia su un camper e dall'aspetto tanto per bene? Peccato che il camper sia stracarico di erba, che la mogliettina sia in realtà una spogliarellista, la figlia una specie di punkabbestia, il figlio un disadattato e il padre uno spacciatore d'alto borgo...

Gli attori protagonisti, Jennifer Aniston e Jason Sudeikis, che avevano già lavorato insieme nell'eccellente Horrible Bosses (in Italia, Come ammazzare il capo e vivere felici), dimostrano di essere affiatatissimi e appoggiati da altrettanto divertenti comprimari. I dialoghi sono ben scritti e spontanei, mentre la probabilità o meno degli eventi viene affrontata con ironia e leggerezza, ma senza esagerare. Un occhio di riguardo è da dedicare senza ombra di dubbio alla critica socio-culturale sottesa, ma nemmeno troppo, rappresentata dalla famiglia specchio dei Millers, ovvero i Fitzgerald, la famiglia americana in van, gentilissima fino allo spasmo, che è quella “vera”, ma non per questo più sana e a posto di quella improvvisata e non ufficiale... Come ti spaccio la famiglia può vantare un buon ritmo, gli avvenimenti si snocciolano inaspettatamente e spassosamente nel corso dei minuti. Altro pregio è l'assenza di quei risvolti sentimentali e un po' fuori luogo che spesso “infestano” a tratti questo genere di commedia americana, rovinandone ritmo, verve e moralizzandone il significato all'improvviso: rifuggendo del tutto lo schema “commedia cattiva politicamente scorretta, ma finale riparatore e corretto”, Come ti spaccio la famiglia sorprende fino all'ultimo e lo fa con una risata positiva, ma che non redime a tutti i costi. Da vedere in lingua originale, se possibile, per gustare al meglio la comicità delle gag.

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