R Recensione

8/10

I Racconti Dell' Orso regia di Samuele Sestieri Olmo Amato

Fantastico
recensione di Daze

In un mondo abbandonato dagli uomini, un monaco meccanico insegue uno strano omino rosso. Dopo aver attraversato boschi, città morte e lande desolate, i due buffi personaggi raggiungono la cima di una collina magica.

Il ritrovamento di un vecchio peluche d’orso ormai malandato li farà riconciliare. Uniranno così le forze, nella speranza di poter dare vita al giocattolo inanimato e sfuggire al vuoto che li circonda.

Dal finestrino di un'auto, scorrono boschi e paesaggi nordici e una bimba cullata dalla voce rassicurante del papà cede al sonno senza pensieri che solo i bimbi sanno dormire, ma proprio lì in quel luogo ai confini del mondo e ai confini della fantasia, nascono e vivono due personaggi.

Un monaco meccanico – che ricorda un Jawa di Star Wars - si mette sulle tracce di un omino rosso e comincia ad inseguirlo, lo insegue e lo insegue, finché, entrambi esausti dal tanto camminare per città desolate e boschi e deserti fatti di sterpaglie, cadono addormentati in cima ad una Collina Magica. Al loro risveglio, ad attenderli immoto, un orsacchiotto di pezza con l'imbottitura mezza fuori da uno strappo sulla pancia.

A quel punto i due, cominciano a comunicare fra loro con un linguaggio di fantasia, per poter salvare il povero orso. Comincia così il loro viaggio, alla ricerca di speranza e aiuto, fino ad arrivare alla Luna e indietro.

I Racconti dell'Orso è un piccolo film incantevole, che lascia dentro una dolcezza pura e semplice, riportando lo spettatore all'infanzia, quando si cominciavano tutti i giochi dicendo “facciamo che io ero...” per poi imbarcarsi in avventure epiche e grandiose.

Nato come scommessa con se stessi, i registi Samuele Sestieri e Olmo Amato, sono partiti per un viaggio tra Norvegia e Finlandia, occupandosi da soli di riprese, produzione e regia, fotografia e recitazione. Le riprese di luoghi così lontani dai nostri paesaggi italici, e senza l'apporto di dolly o carrello o steady, rendono il film ancora più distante, onirico, incantato.

Con fortissime ispirazioni di favole nordiche, i registi esprimono con delicatezza ma decisione la propria natura anticonvenzionale. Inoltre il film è impreziosito dalla voce dell’attrice/cantante Virginia Quaranta, che ha dato voce e parola ai due personaggi grazie ad un linguaggio inventato e arricchito da Riccardo Magni, compositore della colonna sonora.

Uscire dal cinema con il cuore sereno e il sorriso sulle labbra è stato davvero un grande piacere.

I Racconti dell'Orso è stato ultimato grazie anche alla campagna IndieGoGo, conclusa con successo lo scorso dicembre 2014.

E adesso cosa facciamo?”

Giochiamo!”

V Voti

Voto degli utenti: 5/10 in media su 2 voti.
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Daze 8/10
zioluc 2/10

C Commenti

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zioluc (ha votato 2 questo film) alle 15:12 del 3 dicembre 2015 ha scritto:

Bel tentativo, idea originale, sguardo interessante. Ma il risultato è una puntata di Teletubbies priva di sceneggiatura e di interesse.