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7/10

Animeland - racconti tra manga, anime e cosplay regia di Francesco Chiatante

Documentario
recensione di Alessandro Giovannini

Viaggio tra manga, anime e cosplay attraverso ricordi e aneddoti di vari personaggi (attori, registi, disegnatori...) il cui immaginario e la cui vita sono stati influenzati dallo sbarco in italia degli anime giapponesi a partire dagli anni '70.

Divertente e ricco di spunti questo documentario dell'esordiente Francesco Chiatante, che ha passato mesi a rintracciare i soggetti protagonisti del film, andando in giro per festival e mostre a tema. Ne esce un interessante ritratto del fenomeno anime in Italia, valido per due ragioni: mostra come l'animazione giapponese, e in senso lato la cultura, l'immaginario iconico di quel paese, abbia lavorato nelle coscienze di molti artisti italiani influenzandone gusti, ricordi, vite in modo più o meno marcato ma comunque importante, negli ultimi 40 anni; denuncia la fatica con cui tale forma d'arte si è fatta strada nel panorama culturale italiano prima di essere sdoganata e accettata come tale in terra nostrana (e bisogna dirlo, ancora oggi il riconoscimento del manga e dell'anime nipponici non solo è lungi dall'essere universalmente accettato in territorio nazionale come arte a tutti gli effetti, ma il fumetto in generale è ancora in gran parte sottovalutato dal mondo della cultura italiano, che spesso pecca di obsolescenza e trombonismo).

Molti gli artisti intervistati, da attori e sceneggiatori a musicisti e fumettisti italiani (fra gli altri, Fausto Brizzi, Maurizio Nichetti, Valerio Mastandrea, Caparezza) e mangaka e cineasti giapponesi: dal regista Shinya Tsukamoto a Yoshiko Watanabe, animatrice e assistente del padre dei manga Osamu Tezuka, da Masami Suda, animatore di Ken il guerriero, a Yoichi Takahashi, autore di Holly e Benji. Dei primi coinvolgono gli aneddoti legati al primo impatto col mondo degli anime, corrispondente all'irruzione degli stessi nel panorama mediatico italiano a fine anni '70; dei secondi fa piacere constatare l'affetto nutrito nei confronti del nostro paese, che non manca di evidenziare quella curiosa affinità elettiva che sembra legare da sempre Italia e Giappone dal punto di vista artistico.

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