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7/10

Mai Cosi Vicini regia di Rob Reiner

Commedia
recensione di Gloria Paparella

Oren (Michael Douglas) indisponente verso l'intero genere umano, non desidera altro che vendere la sua ultima casa per poi andare in pensione in pace. I suoi piano però vengono scombinati dal figlio che arriva improvvisamente a casa, mollandogli la nipote, di cui tra l'altro non sapeva nemmeno l'esistenza. L'uomo però non è capace di prendersi cura di una bambina di nove anni, così l'affida proprio alla sua amabile vicina di casa Leah (Diane Keaton). Piano piano però Oren imparerà ad aprire il cuore alla famiglia, senza tornare nella monotonia della quotidianità. Certamente con una certa riluttanza iniziale.

Il regista Rob Reiner è ormai da anni una garanzia per la riuscita di commedie divertenti e romantiche: basti pensare al successo di Harry ti presento Sally (1989) o di Il Presidente – Una storia d’amore (1995), entrambe pellicole che avevano conquistato per il loro romanticismo unito ad un’abbondante dose di umorismo.

Lo schema “tipico” delle commedie di Reiner viene ripreso anche in Mai così vicini, di cui i protagonisti sono un’adorabile Diane Keaton (Leah) e un burbero ma allo stesso tempo simpatico Michael Douglas (Oren): lei è una donna sensibile ed emotivamente matura che sogna di diventare un’affermata cantante soul a 65 anni, lui è un agente immobiliare scorbutico che vive da solo ma che finisce per essere addolcito e travolto dalla vicina di casa. È in particolare l’arrivo della dolce nipote Sarah (Sterling Jerins) a mettere i bastoni tra le ruote al piano di Oren di vendere la sua villa per poter godersi la sua pensione: dedicandosi al “ruolo” di nonno (anche se inizialmente con qualche remora) egli diventa una persona più affettuosa e comprensiva, che riesce a conquistare il cuore di Leah e a ristabilire i rapporti con il figlio.

Il personaggio di Oren ricorda per molti aspetti della caratterizzazione quello interpretato da Jack Nicholson in Qualcosa è cambiato: un uomo che ha deciso di chiudere con l’amore, che non ha intenzione di essere nuovamente coinvolto sentimentalmente, diventando così lunatico e solitario. A ragione di ciò il fatto che lo sceneggiatore è proprio Mark Andrus, il quale aveva scritto il film del 1997 e che qui sviluppa una trama che conduce a temi più ampi come quello delle seconde occasioni, non solo nella vita affettiva ma anche in quella familiare.

Il tono eccentrico e l’immancabile ironia della penna di Andrus si uniscono al fascino e alla qualità romantica degli attori protagonisti, per la prima volta insieme sul grande schermo: Michael Douglas e Diane Keaton, due leggende del cinema, nella parte di due sessantenni che decidono di non chiudere le porte dell’amore e del sesso, sono interpreti credibili e perfetti il cui talento comico rende il film molto divertente. Particolarmente piacevole poi ascoltare la Keaton cantare alcuni classici come “The Shadow of Your Smile” in versione intima con una voce dolce e allo stesso tempo malinconica, altra qualità di un’attrice dalle doti infinite.

Girato nella periferia del Connecticut, Mai così vicini, che inizia e si chiude sulle note di “Both Sides Now” di Judy Collins, è una commedia che contiene al suo interno tutti gli ingredienti indispensabili del genere quali romanticismo, ironia e momenti di riflessione e di dolore, e porta la firma di uno dei più talentuosi maestri della commedia moderna.

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