A Recensione DVD - La terra dimenticata dal tempo

Recensione DVD - La terra dimenticata dal tempo

 

Non appena ci si addentra nel vivo dell’azione de La terra dimenticata dal tempo, film del 1975 diretto da Kevin Connor, tratto dal romanzo omonimo del 1918 di Edgar Rice Burroughs, torna subito in mente, se non altro per le improvvise apparizioni di mastodontici dinosauri, non animati da buone intenzioni, Un milione di anni fa di Don Chaffey, con la pin up Raquel Welch, a sua volta remake di Sul sentiero dei mostri (1940) di Hal Roach. E, ovviamente, non si può fare a meno di ripensare alla saga spielberghiana di Jurassic Park, grazie a cui l’iconografia degli animali preistorici riportati in vita per il ludibrio delle masse si è sedimentata indelebilmente nell’immaginario contemporaneo.

Lo sfondo è quello della prima guerra mondiale: un sottomarino tedesco, non si capisce esattamente per quale ragione, silura un mercantile inglese. I superstiti del battello riescono ad avere la meglio sull’equipaggio dell’ostile natante, sebbene successivamente non riescano a dirigersi verso una meta sicura dove trovare soccorso. Inoltratisi in acque artiche, si ritrovano a Caprona, un'immaginaria isola che, per effetto dell'attività vulcanica, ha un clima mite e una vegetazione verde e rigogliosa. Ad accoglierli c’è un mondo rimasto all’età della pietra, ma il gruppo riesce a gestire la situazione, soprattutto a difendersi da i pericolosissimi animali che popolano il luogo: l’animazione, considerando che il film è stato realizzato nella metà degli anni ’70, è di discreto livello, non eccezionale ma credibile. Lo scopo principale dei protagonisti è, a quel punto, riuscire ad asportare più petrolio possibile, di cui l’isola è ricca, per rifornire il sottomarino e tornare a casa. Incontrano nel frattempo anche due tribù umane, una meno evoluta, di cui reclutano un membro che li aiuta a districarsi nell’impervio sito, l’altra progredita, che cercherà di avere la meglio su di loro. L’esito, che non sveliamo, paventa una sorta di messaggio ecologista ante litteram, laddove la natura, profanata dall’irruzione di un manipolo di uomini incurante dalla purezza e della bellezza di un luogo incontaminato, reagisce violentemente all’aggressione subita, obbligando i sopravvissuti a cominciare da capo la loro esistenza, lontano dalla degenerazione della civiltà.

La terra dimenticata dal tempo riscosse all’epoca della sua uscita un inatteso successo e spinse la Amicus Productions a realizzare altri due adattamenti cinematografici da opere di Burroughs, Centro della Terra: continente sconosciuto (At the Earth's Core, 1976), con Doug McClure, Peter Cushing e Caroline Munro, e Gli uomini della terra dimenticata dal tempo (The People That Time Forgot, 1977), un seguito diretto de La terra dimenticata dal tempo con protagonisti Patrick Wayne, Sarah Douglas e McClure in un cameo. I tre film furono diretti da Kevin Connor e distribuiti negli Stati Uniti dalla American International Pictures.

Insomma, un film che a rivederlo dopo tanti anni mantiene intatto il suo fascino, grazie alla buona fattura e a un ritmo discreto, privo di tempo morti, che consente una fruizione agevole. Da recuperare anche per implementare la filologia della cinematografia sui dinosauri.

Pubblicato da Sinister Film e distribuito da CG Entertainment, La terra dimenticata dal tempo è disponibile in dvd in formato 1.78:1 con audio in italiano e inglese (DD Dual Mono) e sottotitoli opzionabili. Nei contenuti speciali il Making Of e il Trailer.

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