A Recensione Blu-Ray - L'odio che uccide

Recensione Blu-Ray - L'odio che uccide

 

Impacchettato palesemente per un pubblico di teenager, L’odio che uccide (Some kind of hate) è un horror che riprende questioni già ampiamente trattate dalla cinematografia di genere, sebbene non manchino spunti di originalità, se non altro in riferimento alla componente sanguinolenta (che nel film abbonda), la quale richiama la problematica di taluni disturbi psicologici assai diffusi nella contemporaneità. Se la premessa è il fenomeno del bullismo, piaga che purtroppo funesta la vita di tanti adolescenti, rei di non riuscire a compiere quel processo di mimetizzazione sociale fatalmente imposto da un fantasmatico immaginario, per il quale la differenza è percepita come fonte disturbo, lo sviluppo de L’odio che uccide mette in campo tante altre dinamiche psicologiche operative nel piano intersoggettivo, che rivelano l’attenzione con cui gli sceneggiatori hanno tentato di analizzare il mondo dei giovanissimi, dove il sentirsi parte di un gruppo, in cui dominano gli stereotipi veicolati dai mass media, costituisce una condizione indispensabile. L’idea alla base del progetto è dunque buona, anche se poi la concretizzazione non è esente da difetti, nel senso che viene spesso a mancare quella quota di tensione che dovrebbe essere presente in un film horror, giacché emerge solo a sprazzi, con quantità industriali di sangue, in un’esagerazione che tradisce la poca incisività della storia.

Lincoln è un adolescente metallaro che viene maltrattato a casa dal padre e a scuola dai compagni di classe. Quando non ne può più di subire e reagisce viene spedito in un campo riformatorio nel deserto per giovani in difficoltà come lui. Purtroppo, anche qui incontra dei bulli di cui diviene vittima, ma il suo desiderio di rivalsa ha la possibilità di manifestarsi concretamente in maniera imprevista: Moira, un’adolescente morta, che ha sofferto le sue stesse pene, è più che disposta a vendicarsi anche per conto suo.

L’entità che viene involontariamente evocata dal protagonista costituisce una sorta di ‘residuo indivisibile’ che sfugge alla possibilità di essere riassorbito all’interno dell’ordine simbolico; è l’incarnazione della pulsione di morte che insiste irrefrenabilmente, mietendo vittime ovunque vada, ritorcendosi, infine, anche contro coloro che l’avevano riportata in vita. L’ autolesionismo (Moira infligge ferite sul proprio corpo che magicamente si riproducono sulla pelle delle persone che incontra) messo in mostra rendo conto della difficoltà estrema di gestire il nucleo emotivo, e in tal senso il film di Adam Egypt Mortimer (che ha anche scritto il film) affronta un tema importante e degno di essere portato all’attenzione;  purtroppo, però, L’odio che uccide non riesce a raggiungere una sintesi equilibrata tra esigenza di intrattenere e quella di approfondire le questioni trattate, che vengono lasciate in sospeso, come se venissero (la sensazione è questa) strumentalizzate ai fini della spettacolarizzazione. Il finale poi, che ovviamente non sveliamo, pone un problema di coerenza logica (non della trama) sul concetto di pulsione di morte.

Rimanendo su un piano di più prosaico intrattenimento, il film di Adam Egypt Mortimer ha una discreta efficacia, raggiungendo degli standard estetici talora anche buoni – le ferite inferte compongono, tra l’altro, una topologia dei segni interessante, laddove il corpo diviene l’ulteriore schermo su cui si srotola il dispositivo-cinema; tutto è segno, assistiamo a un raddoppiamento, a una sur-codificazione che rende conto della tendenza a riportare freneticamente ogni cosa (il disagio interiore) all’interno della rappresentazione. Moira, in tal senso, potrebbe costituire il cortocircuito di questo perverso meccanismo, ma, viene anch’essa sussunta (laddove sarebbe stato invece più opportuno rovesciarne il senso e la direzione: trasfigurarla).

Distribuito da Midnight Factory, L’odio che uccide è disponibile in blu ray, in formato 2.35:1, con audio in italiano e originale (DTS-HD 5.1 Master Audio) con sottotitoli opzionabili. Nella sezione extra il trailer.

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