A Recensione DVD - La fabbrica delle mogli

Recensione DVD - La fabbrica delle mogli

 

Tratto dall’omonimo romanzo dell’illustre scrittore americano Ira Levin, autore del celeberrimo Rosemary’s Baby da cui fu trasposto il fortunato film di Roman PolanskiLa fabbrica delle mogli (The Stepford Wives), sceneggiato dal William Goldman de Il Maratoneta, è un intelligente fanta-thriller, in cui, senza ricorrere a inutili e costosi effetti speciali, viene mossa una serrata critica al consumismo e alla struttura patriarcale ancora dominante nell’America della metà degli anni settanta. Joanna Eberhart (Katharine Ross, attrice già vista in ne Il Laureato e Butch Cassidy) si sposta con la famiglia da Manhattan a un piccolo centro residenziale situato a Stepford, seguendo il desiderio del marito di stanziarsi in un ambiente tranquillo, nel verde, a misura d’uomo, fuggendo dalla caotica Grande Mela. Joanna, che si dedica oltre al ménage familiare anche alla fotografia, pur non essendo entusiasta della nuova abitazione, in quanto amante del fermento della metropoli, non oppone particolari resistenze, ma, poco dopo l’insediamento, nota lo strano comportamento dei vicini di casa, e in particolare della moglie, Carol Van Sant, che pare  un automa, dedita solamente alla cura della casa, che custodisce maniacalmente.

Nel frattempo Walter, il marito di Joanna, si iscrive ad una singolare associazione per uomini, in cui si decidono le iniziative da intraprendere per l’amministrazione della piccola cittadina. Joanna riesce, in questa inconsueta situazione, a trovare un’amica che la pensa come lei sulla stranezza della condotta delle donne di Stepford, e comincia a pensare di organizzare un gruppo di autocoscienza femminile per tentare di risollevare le sorti di una deriva non accettabile; con molte difficoltà le due riescono a coinvolgere le varie mogli in una prima riunione, ma l’esperimento va a vuoto, giacché invitate a esporre i propri pensieri, le partecipanti non fanno altro che esternare ansietà circa la difficoltà di tenere in ordine le rispettive case. Insomma, un risultato avvilente che sgomenta ancor di più le due isolate ‘rivoluzionarie’. Ma il colpo più pesante Joanna lo incassa quando la stessa amica, Bobby, da un giorno all’altro muta drasticamente, trasformandosi nell’ennesima casalinga ossessivo-compulsiva.  Lei, unica donna ancora lucida, cercherà in tutti i modi di sottrarsi a un destino che pare non essere evitabile, e arriverà a capire l’intricato piano ordito dagli uomini per sottomettere le proprie consorti, ma, ciononostante, non riuscirà a evitare il funesto epilogo. Il finale è agghiacciante, con le signore vestite con abiti pacchiani e cappelloni di paglia al supermercato a fare acquisti e a scambiarsi saluti.

Bryan Forbes, anche abile sceneggiatore, dirige con accortezza questo insolito lungometraggio, riuscendo, pur senza svelare mai (tranne che alla fine) l’oscuro meccanismo che regola la vita della tranquilla cittadina, a tenere desta l’attenzione dello spettatore, che segue l’evolversi dei fatti immedesimandosi completamente con la protagonista e cercando, come lei, di capire la causa degli strani comportamenti delle donne. Si critica egregiamente l’insopportabile immagine della ‘famigliola perfetta’, quella, per intenderci, costituita da moglie, marito, due figli, un cane e, non ultima, graziosa villetta situata nel verde: l’orrore che cova sotto questa facciata rassicurante viene mascherato, gli viene dato, seppur con tratti fantascientifici, un volto, che nella fattispecie corrisponde a un’inquietante omologazione dei comportamenti che si riducono al lavoro per il maschio, cura della casa e ménage domestico per la donna, il tutto all’insegna di un consumismo che connota una vita benestante, degna di uno spot pubblicitario. Un benessere apparente frutto della più aberrante alienazione, e anche gli stessi mariti, che in quest’occasione tirano i fili, risultano ingranaggi di un meccanismo che si illudono di controllare. Diceva Carmelo Bene in uno dei suoi tanti corpo a corpo con il mezzo televisivo: “Bisogna distruggere la famiglia”, e, vedendo La fabbrica delle mogli, viene voglia di sottoscrivere questa sua ‘scandalosa’ affermazione.

Pubblicato da Sinister Film e distribuito da CG EntertainmentLa fabbrica della mogli è disponibile in dvd, in formato 1.85:1 con audio in italiano e in inglese (DD 2.0) con sottotitoli opzionabili. Nei contenuti speciali il trailer originale.

 

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