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4/10

I Mercenari 3 regia di Patrick Hughes

Azione
recensione di Beatrix Kiddo

Nella squadra di Barney Ross un incidente mette in serio repentaglio la vita di uno dei membri. L'evento, unito alla ricomparsa di un vecchio e storico nemico spinge Ross a trovarsi un'altra squadra, fatta di giovani a cui non sia legato da una profonda amicizia, per portare a termine una nuova missione. Liberarsi degli amici di una vita e tenerli lontani dalla nuova missione però è più difficile del previsto.

Dopo un paio di episodi discreti, ma non memorabili, l'epopea dei Mercenari, franchise inventato con grande lungimiranza da Stallone, giunge al suo terzo capitolo. Per tutti coloro i quali, come chi scrive, sono cresciuti negli anni 80 e debbono la loro passione anche ai cosiddetti filmacci dell'epoca l'occasione era davvero ghiotta. Praticamente tutti (o quasi) i maggiori action heroes dell'epoca riuniti in un solo film promettevano un ritorno temporaneo all'adolescenza condita da sano divertimento tamarro. Promessa che, dico subito, non è stata assolutamente mantenuta. Capisco la difficoltà  di gestire un cast di "prime donne" di quella portata, ma quello che sarebbe dovuto essere l'apoteosi della saga, si rivela il suo anello più debole. Tralasciando la regia scialbissima di Patrick Hughes, il problema maggiore del film è la sceneggiatura firmata da Stallone. La contrapposizione tra nuova e vecchia generazione di mercenari non funziona per nessuna delle due compagini. I giovinastri, il nome di maggior richiamo è quello di Kellan Lutz proveniente dalla saga di "Twilight", reclutati probabilmente per portare i ragazzi d'oggi in sala, hanno più o meno il carisma dei bambolotti Hasbro. Delusione totale per le nostre vecchie glorie, ormai più vecchie che glorie, in stato di evidente stanchezza. Sprecatissimo Statham, colui che sarebbe dovuto diventare l'erede di Stallone. Il suo personaggio si riduce ad un paio di battibecchi con il suo capo Barney Ross degni di una commedia di quarta categoria. Mel Gibson ripete la sua caricatura di cattivissimo già  vista da più parti ma alla fine, incredibilmente, risulta il meno peggio di tutta la baracca. Antonio Banderas, comunque fisicamente abbastanza in forma, si prende il ruolo di Galgo, mercenario latino introdotto da musichetta mariachi di ordinanza. Iperlogorroico, farebbe qualsiasi cosa per entrare nelle grazie di Ross e soci, dovrebbe essere il personaggio divertente della compagnia, alla fine risulta insopportabile. Giuro, vedere passare Banderas da Almodovar a robaccia come questa crea più sofferenza del sentirlo parlare con una gallina.... Stenderei un velo pietoso su un Harrison Ford ormai decisamente pensionabile, Indiana Jones ora somiglia ad uno dei reperti archeologici a cui dava la caccia, ed uno Schwarzenegger più bolso del suo degno compare Sly. "I mercenari 3" poi si dilunga decisamente troppo. Nonostante la prima scena, quella della liberazione di Snipes, promettesse davvero bene, la prima parte induce allo sbadiglio prolungato, e per un film del genere non va certo bene. Non basta una mezz'ora abbondante di battaglie e botti a salvare una nave ormai alla deriva. E nemmeno una scena finale che fa presagire un quarto capitolo a farci sperare in qualcosa di meglio. Forse per "I mercenari" è ora di una gloriosa e meritata pensione, prima che sia davvero troppo tardi.

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Voto degli utenti: 5,8/10 in media su 4 voti.

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Gabrepa1990 (ha votato 10 questo film) alle 3:50 del 17 settembre 2014 ha scritto:

Mel Gibson: «Che ne sarà dell'Aja»

Sly: «Io sono l'Aja» e poi boom lo uccide.

Totale

Slask alle 16:44 del 17 settembre 2014 ha scritto:

10?

Ora, non ho visto il film, e magari può anche essere che sarà un bel filmone d'azione.. ma se diamo 10 a The Expendables, a Mulholland Drive quanto dovremmo dare?

Alessio Colangelo (ha votato 6 questo film) alle 20:17 del 17 settembre 2014 ha scritto:

Ho visto il film. Per me è un 6. Il primo è il più bello della saga. Galgo è veramente fastidioso.