V Video

R Recensione

7/10

...Altrimenti ci arrabbiamo! regia di Marcello Fondato

Commedia
recensione di Enzo Barbato

Una Dune-Buggy rossa con cappottina gialla, diventa l'oggetto del desiderio di due fratelli che dovranno giocarsela a birra e salsicce. Tutto fila liscio fino a quando una gang decide di spezzare la tranquillità di un luna-park e, contestualmente, distruggere la macchina contesa. Le scazzottate si sprecheranno!

Credo che almeno una volta, volentieri o meno, ci siamo ritrovati a ridere o per lo meno a visionare almeno una delle avventure interpretate da questa eccezionale "pariglia" di attori, protagonisti per quasi tre generazioni di una comicità della cui volgarità non ho memoria.

Carlo Pedersoli, negli anni ‘50 risaltava spesso sulle pagine sportive della carta stampata per via di una brillante carriera di nuotatore che gli ha fatto collezionare ben 11 medaglie d'oro in altrettanti campionati italiani. Sarà la moglie a farlo affacciare alle porte del cinema e cambierà il suo nome in Bud Spencer, grazie soprattutto ad una birra a stelle e strisce che ama molto bere. Mario Girotti, invece, a differenza di quanto si dica in giro non è il figlio di Massimo, celebrità del cinema nostrano prima e dopo il secondo conflitto mondiale, malgrado una forte somiglianza. Diventerà Terence Hill per impersonare personaggi da spaghetti-western mutuando principalmente il cognome dalla moglie.

Dopo un breve periodo di rodaggio superato con successo, la celebre coppia, in questa divertentissima commedia girata prevalentemente in Spagna, avrà a che fare con una Puma modello Dune-Buggy, rossa con cappotta gialla, vinta a pari merito dopo una rocambolesca corsa tra il rally e lo sfascio sistematico di carrozzerie. La "carriola", come viene affettuosamente battezzata è irresistibile e a scanso di appropriazioni indebite occorre giocarsela ad armi più o meno pari. Scartata l'idea di una partita a carte e una sfida a braccio di ferro, si propone una gara che, alla faccia di Pantagruel, si gioca all'insegna di birra e salsicce.

Tutto procede fino a quando l'estemporanea irruzione di una banda di gangsters scalcinati, interessati all'esproprio di un terreno su cui prospera un luna-park, disturberà la lauta abbuffata e peggio ancora, danneggerà in maniera irreversibile, la preziosa carriola a seguito di uno speronamento.

Il punto di forza del film è una geniale ingenuità. Volontaria tra l'altro, nel costruire in maniera brillante, personaggi così finti da sembrare veri agli occhi dei bambini o degli adulti che amano ancora divertirsi senza banalità. Il gangster, è un bambinone panciuto dedito più alla causa gastronomica che alla sete di un presunto potere. Il braccio destro, una sottospecie di psicologo criminale che campa a suon di latte e carote e una banda di imbranati al loro servizio. E' ovvio che a questa banda di cattivoni ci si opponga con violenza. Quella che fa ridere e che non fa per niente male. Una sonora scarica di cazzotti che pervaderà in maniera scoppiettante il resto del film. Non basterà neanche l'intervento esterno di un killer prezzolato chiamato "Paganini", in quanto si servirebbe di un solo colpo del suo fedele Remington per eliminare i nemici.

A partire dalla frase che richiama il titolo della pellicola, oltre alla simpaticissima colonna sonora di Guido e Maurizio de Angelis, per l'occasione Oliver Onions, ci sono almeno quattro sequenze che non si possono dimenticare e che nonostante l'inevitabile "panta rei" non smettono mai di divertire.

Si può non ridere nella sequenza girata al luna-park, quando la coppia deride a colpi di smargiassate lo scagnozzo di fiducia del gangster? Il distributore di Pepsi, le autoscontro, la prova di forza con la nave spaziale, ricalcata, tra l'altro, dall'opera neorealistica di Alberto Lattuada, "Senza pietà".

Si può non ridere nella sequenza della scazzottata solenne in palestra? Chi potrebbe battere un agile e veloce Terence Hill che si scopre anche ottimo ginnasta tra le parallele? E la potenza di Bud Spencer? Lui, con quelle mani che gli permetterebbero di giocare a tennis senza racchette, non ha bisogno di fare a pugni. Basta uno schiaffone con accompagnamento per stenderti come un tappetino da bagno. Se poi preferisci rimanere stordito per qualche minuto basta un cazzottone in testa e vieni certamente accontentato.

Fortissima anche la scena del duello in motocicletta con l'ausilio del cacciatore miope e l'indimenticabile performance canora di Bud (Boo bo-bo-boo, bo-bo-boo, bo-bo-boo...) nel "Coro dei pompieri", diretto da un nevrotico orchestrale.

Film divertentissimo, del più celebre come sceneggiatore, Marcello Fondato. Forse il migliore della coppia se non in testa con "Lo chiamavano Trinità". Da ricordare, nel ruolo dello psicologo tedesco mangiacarote, Donald Pleasence, che interpretò vari ruoli, anche drammatici, in evidenza nella serie "Halloween", iniziata con un certo John Carpenter dietro la macchina da presa.

V Voti

Voto degli utenti: 8,3/10 in media su 3 voti.

C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

Peasyfloyd (ha votato 8 questo film) alle 11:59 del 3 maggio 2011 ha scritto:

quanto ci ho riso sopra

dalvans (ha votato 5 questo film) alle 16:39 del 12 ottobre 2011 ha scritto:

Modesto

Niente di che