T Trailer

R Recensione

4/10

Gamer regia di Mark Neveldine

Fantascienza
recensione di Dmitrij Palagi

Nel 2020 l’intero pianeta è ossessionato dal gioco SLAYERS. Venti carcerati condannati a morte vengono pilotati da altrettanti giocatori appassionati di videogames. 30 round. Chi perde muore. Chi riesce a superarli tutti e 30 ottiene la libertà. Un ingranaggio che appassiona milioni di spettatori, spietato e perfetto, con un unico detenuto sopravvissutto a più di 10 round consecutivi...

C'è chi fin da piccolo ha la passione per gli sparatutto, chi dopo dieci anni non si stanca di immergersi (e perdersi per giornate) all'interno di videogiochi sempre migliori, più coinvolgenti, a livello di trama e, soprattutto, di grafica. C'è poi chi ha adorato Nirvana (Salvatores, 1997) e non ha mai disdegnato film adrenalinici densi di violenza ed esplosioni. Nel caso in cui queste tre caratteristiche rientrino nella vostra personalità non c'è molto tempo da perdere, già il trailer è incoraggiante. Colonna sonora pseudo-metallara, grafica digitale ricercata (telecamere Red One) e odore di film da duri.

Un'avventura buona per adolescenti ed appassionati, decisamente priva di contenuti e finalizzata al mero divertimento autosufficiente.

Mark Neveldine e Brian Taylor sono una coppia di buoni sceneggiatori, giunta alla notorietà grazie alla regia di Crank, capaci di conquistarsi in breve tempo un cospicuo numero di adepti. A loro si aggiunge il rapper Ludacris ed un'icona come Gerard Butler, fisico scolpito e nell'immaginario collettivo volto di Leonida. Si spiega così il grande successo che ha avuto la pellicola sul circuito non legale dello streaming e del download, a discapito del botteghino.

Contrariamente a quanto potrebbero suggerire i pregiudizi verso i film d'azione, la recitazione è a livelli buoni, sia per quanto riguarda il celodurista Butler, sia per l'inedito (poco conosciuto) Michael C. Hall, noto a chi predilige il piccolo schermo (Dexter) ma qui capace di creare aspettative interessanti sul suo futuro da attore. Ovviamente fa eccezione uno spaventoso Terry Crews, imbarazzante nell'idiozia del personaggio.

Intorno al film è facile trovare voti particolarmente bassi e stroncature pesanti. Rispondendo alle qualifiche con cui ho aperto la recensione ho preferito smettere da subito di ascoltare la critica, che infatti in molti casi pare non essersi accorta di essere di fronte ad un action movie ricalcato sulle dinamiche di un videogioco di ultima generazione. Talvolta si finisce per argomentare con elementi di discutibile valore (come dire che il cinema d'autore finlandese è noioso).

Chi apprezza il genere ha di che divertirsi per un'ora e mezzo, altrimenti è meglio ignorarne l'esistenza. Il film non cerca di guardare al di fuori dell'action movie di fantascienza, peccando sicuramente di una storia poco approfondita, situazioni appena abbozzate, personaggi accennati ed elementi già usati in più occasioni lungo la storia del cinema. L'elenco è lungo ma di trame con replicanti manovrati da esseri umani è pieno il mondo (anzi assieme ai vampiri, in questo inizio millennio, i due soggetti si contendono il primato). In Gamer non si trova nulla di non visto, anzi spesso l'accozzaglia è eccessiva, la superficialità evidente (faccia testo il gruppo di Humanz ribelli).

A chi non ama farsi del male è consigliato rivolgersi al quasi contemporaneo Il mondo dei replicanti (Mostow, 2009). A chi si diverte perdendo le ore dietro a un omino da far sparare con il proprio joystick.. terminata la visione si preferirà tornare al videogioco prima di rivedere il film una seconda volta.

Boris Sollazzo ipotizza una brutta caratteristica rispetto ai due registi-sceneggiatori: i due non sono nuovi a queste geniali rapine: Crank non era forse uno Speed “umano”? Sta al singolo spettatore stabilire quanto conti l'originalità e quanto l'efficacia delle scene d'azione, talvolta ripetitive e spesso ricalcate dai videogiochi.

Ci sono dei casi in cui ipotizzi che il film non abbia alcun valore ma allo stesso tempo fatichi a nascondere il piacere provato durante la visione... Soggettività.

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Voto degli utenti: 5/10 in media su 4 voti.
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Ci sono 4 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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Marco_Biasio (ha votato 4 questo film) alle 21:34 del 26 aprile 2010 ha scritto:

Praticamente un videogioco (brutto) sul grande schermo. Grande Dmitrij. Ti sei visto per caso anche "Scontro fra titani"? Il trash ha un suo fascino atavico, ma sinceramente di spendere 10 sbeuri (perchè la visione è pure in 3D soccia) per un filmaccio annunciato in partenza... proprio no

SanteCaserio, autore, (ha votato 6 questo film) alle 23:40 del 26 aprile 2010 ha scritto:

Eheh

SanteCaserio, autore, (ha votato 6 questo film) alle 23:41 del 26 aprile 2010 ha scritto:

Eheh

Ti dirò di più, questa settimana comparirà la mia recensione di quel film. Devi capire che la necessità di puttanate è proporzionale allo stress quotidiano... quindi ti lascio immaginare in che periodo sono

Peasyfloyd (ha votato 8 questo film) alle 23:09 del 13 luglio 2010 ha scritto:

vado in controtendenza

e c'era da aspettarselo visto che sono uno di quelli che è rimasto fulminato dalle prime opere di Taylor e Neveldine. Trovo che Gamer sia una degna prosecuzione per il duo. Un'ottima sintesi tra azione bloody-trash, estetica digitale (marchio di fabbrica del duo) e aspetto politico-orwelliano. Forse quest'ultimo aspetto è in effetti in fin dei conti quello più difficile da gestire, un pò perchè i precedenti sono ingombranti (non solo a livello letterario, ma anche cinematografico), un pò perchè si nota molto come l'accozzaglia di rimandi distopico-politici sia nettamente posta in secondo piano rispetto all'emergere plastico del nostro caro "Leonida", per l'occasione assai prossimo al gladiatore immortalato da Russel Crowe qualche anno fa.

Nonostante tutto però basta la regia con quella incredibile qualità di ritmo, fotografia e costumistica un pò malsana a rendere il film ultra-meritevole.

Ultima nota: molte, ma molte molte somiglianze di struttura e trama anche con Death Race.