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7/10

Creepshow regia di George A. Romero

Horror
recensione di Fabio Venturini

Antologia di 5 storie di terrore.

George Romero e Stephen King. Solo la presenza di questi due nomi, insieme, basterebbe per descrivere la giostra horror orchestrata durante le due ore di Creepshow. Un film ad episodi (cinque, per la precisione), nella migliore tradizione della fumettistica horror in voga nel secondo dopoguerra, ed evidentemente molto amata da Romero e King, oltre che per loro grande fonte di ispirazione. Si può discutere sull'ordine di successione delle storie (l'ultima, forse, risulta la più debole e decisamente sottotono in particolare rispetto alla splendida "La Cassa" che la precede), ma certamente non sulla loro resa complessiva. E' attorno ad un patricidio che ruota il primo episodio: Bedelia, ironicamente, proprio nel giorno della "Festa del papà " deciderà di sbarazzarsi dell'odiato genitore il quale, nello stesso giorno, qualche anno dopo, tornerà dal regno dei morti per avere finalmente la sua vendetta. "La morte solitaria di Jordy Verrill", l'episodio seguente, risente del soggetto non all'altezza degli altri, e di una interpretazione decisamente fiacca dello stesso Stephen King, qui nel ruolo di protagonista. Di tutt'altro respiro il successivo "Alta Marea", sostenuto da un grandissimo Leslie Nielsen. Torna il tema della vendetta già  presente nell'episodio di apertura, questa volta come conseguenza di un adulterio: non tutto filerà liscio, ed il perfido ed instabile Richard Vickers si troverà a dover fare i conti con la sua eccessiva crudeltà. Ma è con il quarto episodio, che si configura come un chiaro omaggio di Romero all'amico e collega John Carpenter, che il film raggiunge le sue vette più alte: dalla presenza di Adrienne Barbeau, moglie di un ottimo Hal Holbrook nel film ed allora moglie dello stesso Carpenter nella vita reale, alla presenza del nome Julia Carpenter, appunto, sulla cassa che da il titolo all'episodio, alla provenienza della stessa cassa, fatta risalire ad una misteriosa spedizione artica (difficile non riconoscervi un riferimento al film La Cosa, uscito proprio nel 1982), fino ad un finale decisamente carpenteriano, impregnato ancora di quella sete di vendetta chiaramente filo conduttore delle tre storie principali. L'ultimo, breve episodio, "Strisciano su di te", si serve di uno dei temi classici dell'horror: la paura degli insetti. Uno dei film più costosi all'interno della carriera di Romero costellata di film a basso costo, Creepshow, pur con alcuni alti e bassi si dimostra, grazie alla maestria registica dello stesso Romero, ad una sceneggiatura coinvolgente e ad alcune interpretazioni degne di nota (del già ricordato Leslie Nielsen e di Hal Holbrook su tutte), un esperimento decisamente riuscito, che porterà alla nascita di molte emulazioni (da Body Bags - Corpi Estranei, ai sequel Creepshow 2 e Creepshow 3), raramente all'altezza.

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