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3/10

X-Men Origins: Wolverine regia di Gavin Hood

Fantasy
recensione di Lorenza Biava

Quarto film tratto dalla fortunata saga Marvel, X-men Origins: Wolverine getta luce sul passato burrascoso di James Howlett Logan, alias Wolverine, dalla scoperta di quello che difficilmente il travagliato protagonista riuscira’ a concepire come dono, fino alla perdita della memoria, condizione in cui lo ritroviamo all’inizio di X-men 1, uscito nelle sale nel 2000.

Scappato di casa in seguito all’uccisione del padre e alla scoperta dei suoi poteri (due paia di enormi artigli retrattili e capacita’ autorigenerante illimitata), James va alla ricerca di una qualche forma di riscatto guidato dal  fratello Victor, mutante lui pure, trovandp soddisfazione nel partecipare alle numerose guerre che hanno segnato gli ultimi due secoli di storia. Ma la furia del fratello col tempo diventa sempre più irrefrenabile...

 

Ammettiamolo, avremmo tanto voluto parlare bene e per ore di X-men Origins: Wolverine, prequel della fortunata serie degli eroi Marvel che, pur non avendo inanellato consensi unanimi, per lo meno aveva incrementato il sano mercato dei blockbuster.

Avremmo voluto spendere parole d'ammirazione per la regia, lodare la scenografia, crogiolarci con gli effetti speciali e financo commentare il bicipide scolpito e sudaticcio di Hugh Jackman con parole di educata meraviglia.

E invece no, non possiamo: qualcosa è andato storto da qualche parte, qualcuno (leggi il regista, Gavin Hood che con un nome così ogni commento sarebbe come sparare sulla croce rossa) ci ha rubato la poesia.

Onore al merito comunque: rovinare X-men Origins non era facile, ci voleva del gran bel talento.

Eh sì, perchè Wolverine è il tipico film che si gira da solo: una trama a prova di bomba perfettamente sintetizzata nel titolo, domande senza risposta come se piovesse (qualcuno finalmente ci spieghi perchè Logan non ricorda il suo passato, come si è guadagnato le lame di adamantio che gli spuntano dalle nocche, quale donna - perchè anni e anni di fiction ormai ce lo hanno insegnato, ce ne è sempre almeno una di mezzo - gli ha spezzato il cuore), un protagonista che non si capisce neanche più dove finisce lui e dove comincia il personaggio, effetti speciali a go-go e soprattutto la possibilità di giocare di sponda con i tre precedenti film della saga infarcendo la trama di quei golosi rimandi interni che avrebbero fatto la gioa certa di qualunque pubblico minimamente nerd.

E invece niente. Ma proprio niente. Non c'è storia. Dire che il film non decolla è fare un complimento. Lo spettatore si trova più e più volte a fare i conti con una sceneggiatura farlocca che fa acqua da tutte le parti. Non sta in piedi, i personaggi agiscono e reagiscono senza la minima coerenza; quelli che dovrebbero essere succosi segreti come il passato di Styker, stereotipato generale americano a capo di un progetto di ricerca sui mutanti e motore immobile dell'azione, o succulenti colpi di scena, come la scoperta dell’agognata verita’ sul suo potere, vengono allungati talmente tanto che alla fine giungono come una liberazione più che come un colpo di scena, perfino gli effetti speciali vengono meno di fronte alla scempiaggine buonista del film.

Pensare che si partiva benino con la gnosi di Logan e il faccia a faccia con il tremendo e costante binomio potere-responsabilità (usare il proprio dono per gli altri come vuole Logan o lasciarsi usare da esso trasformandosi in animali violenti e fuori controllo come sceglie il fratellastro Victor Creed?) tipico della superomistica marvelliana. Peccato che poi il tutto si annacqui in una girandola di situazioni ridicole e soprattutto prive di qualsiasi credibilità.

Qualche buona battuta non manca (“Il tuo paese ha bisogno di te Logan”, “Sono canadese ormai”) ma nel complesso vince la noia e la leggera malinconia per l'ennesimo fumetto capolavoro rovinato dal junk-cinema americano.

Da vedere solo se l'alternativa è C'è posta per te in eurovisione a reti unificate.

 

V Voti

Voto degli utenti: 4/10 in media su 8 voti.
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1
alexmn 4/10
Slask 4/10
Upuaut 3/10
K.O.P. 6/10

C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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hisnameisalive alle 16:57 del 26 maggio 2009 ha scritto:

Temevo ...

che saremmo arrivati a questo punto. Da quel primo Spider Man di Sam Raimi lo sbarco dei supereroi Marvel (e D.c.) è stato via più ingombrante, ma anche deludente. Gli stessi film degli X-Men segnavano una parabola discendente, per lo spin off temevo fin dall'inizio. E forse sono persino prevenuta. Certo, non fa piacere scoprire che anche le recensioni mi danno ragione

SanteCaserio (ha votato 3 questo film) alle 1:11 del 18 giugno 2011 ha scritto:

Rovinare un personaggio

Si salvano gli effetti speciali, il solito Jackman e l'idea di fondo... per il resto la storia è completamente rovinata, giusta recensione. Come giustamente ha scritto Sollazzo un "ignobile spin-off" che poteva tranquillamente decrate la fine della serie. Per fortuna la Marvel sa tranquillamente ignorare i propri disastri e andare avanti.