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4/10

The Raven regia di James McTeigue

Thriller
recensione di Alberto Longo

Nel 1849 la città di Baltimora viene scossa da efferati omicidi; il detective Emmet Fields riconosce somiglianze con le opere di Edgar Allan Poe. Per fermare il seriale, il detective chiede aiuto allo scrittore che darà fondo a tutta la sua intuizione per salvare una persona a lui cara.

Prima o poi doveva succedere: il cinema di quest'ultimo periodo ama rituffarsi nel passato con remakes, stili retro e storie di grandi personaggi esistiti realmente o tratti da grandi opere, letterarie o cinematografiche. Lo dimostrano i successi da Oscar Il Discorso del Re, The Artist, l'ultimo film di Scorsese, Hugo Cabret, e la trasposizione cinematografica "pop" del personaggio di Conan Doyle diretta da Guy Ritchie. Come lasciarsi sfuggire l'occasione di trattare la grande personalità di Edgar Allan Poe? Dopo diversi tentativi (i più memorabili sono di Jean Epstein, Roger Corman) di portare sullo schermo alcuni tra i suoi racconti più famosi, James McTeigue si dedica alla rilettura della vita dello scrittore e poeta nel fatidico anno 1849.

Dopo la prova di V per Vendetta, McTeigue costruisce un thriller gotico dalla trama lineare, senza intoppi, con una scenografia sufficientemente efficace da evocare gli incubi di Poe, complice anche una fotografie degli ambienti che gioca le sue carte sul contrasto tra luci, ombre, toni caldi e freddi.

L'idea c'è, è interessante, la materia per creare un film godibile in abbondanza; il film, dopotutto, diverte. Ma il risultato è insoddisfacente.

La linearità della storia rivela una grossa superficialità di fondo, colpevoli soprattutto una sceneggiatura scialba e un montaggio da serie televisiva. La prima (frutto di ben 2 sceneggiatori) sembra partire bene, ma presto precipita in qualcosa che si è già visto, peccando di ingenuità e grossolanità. Dialoghi e vicende sono farcite di riferimenti alle opere letterarie dell'artista e alla sua vita, ma la traccia di quel brivido e di quel morboso fascino è mal reso, se non assente. Il sangue scorre a fiotti, come nei romanzi, ma con cattivo gusto.

I personaggi sono al servizio della storia, senza alcun approfondimento psicologico; unica eccezione per Cusack nel ruolo di Edgar Allan Poe, che riesce a destare un certo interesse con la sua interpretazione; non giova la sceneggiatura che stravolge il carattere irrequieto del personaggio, obbligandolo a collaborare con la polizia.

Il montaggio è il vero dramma dell'opera di McTeigue: l'uso spropositato e convenzionale di controcampi e stacchi lo rendono simile ad un prodotto da telenovela thriller che offre suspance da quattro soldi; la macchina da presa sembra inerte, l'illusorio movimento per il classico"guardie e ladri" tra Poe, la polizia e l'assassino è al servizio della storia.

La colonna sonora firmata da Lucas Vidal non ha niente di eclatante, non ha la capacità di accrescere l'atmosfera della buia Baltimora e dei suoi sanguinosi fatti.

In breve...

Dopo Sherlock Holmes di Guy Ritchie, James McTeigue ci prova con l'inventore del genere poliziesco facendone protagonista di un thriller gotico e sanguinolento, che nulla ha a che vedere con i suoi capolavori letterari. Campione di grossolanità con sceneggiatura e montaggio di scarsa fattura, il divertimento resta solo per un'idea di base interessante (mal sviluppata) e l'interpretazione di Cusack (non eccelsa). Sufficienti scenografia e fotografia.

Poe protagonista di una sceneggiatura da serie televisiva è puro incubo.

Con rispetto parlando per gli incubi.

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Voto degli utenti: 4,5/10 in media su 2 voti.
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alejo90 alle 16:10 del 23 marzo 2012 ha scritto:

avevo la sensazione che fosse da evitare...Ora ne ho la conferma!

alexmn alle 11:48 del 24 marzo 2012 ha scritto:

pur sapendo di farmi del male, ce provo a vederlo!

Alberto Longo, autore, alle 11:06 del 26 marzo 2012 ha scritto:

Alex, il film, in fin dei conti, è divertente. Ma se ti piace Poe e i buoni thriller ne rimarrai deluso...una fiction televisiva, ecco cosa m'è sembrato!

alexmn alle 11:13 del 26 marzo 2012 ha scritto:

io adoro poe..infatti ho un po' di paura a vederlo! vediamo se nel prossimo we trove il coraggio necessario

Alberto Longo, autore, alle 1:25 del 28 marzo 2012 ha scritto:

RE:

Ecco, allora per il tuo e suo bene te lo sconsiglio...l'unico divertimento che ti rimarrebbe sarebbe indovinare a quale racconto si richiami la determinata scena. Dimenticati il brivido e l'orrore del Maestro.