R Recensione

7/10

Mr. Holmes regia di Bill Condon

Drama
recensione di Robin Whalley

Nel 1947 Sherlock Holmes (Ian McKellen) è ormai un uomo anziano e alle prese con le prime manifestazioni della demenza senile. Ritiratosi in una casa di campagna da molto tempo, le uniche due persone con cui ha un rapporto costante sono la padrona di casa Mrs. Munro (Laura Linney) e suo figlio Roger (Milo Parker), il quale è un suo grande fan. Mr. Holmes, sebbene abbia trovato nella passione per l'apicoltura un modo per occupare il tempo, è però ancora ossessionato dalla vicenda di Ann, il suo ultimo caso ancora irrisolto.

A circa metà di Mr. Holmes c'è una scena molto simpatica ma soprattutto molto eloquente che mostra bene il cuore di questo film: il celeberrimo Sherlock Holmes è al cinema e sta guardando un film in cui il protagonista è proprio lui, Scherlock Holmes, interpretato da un giovane attore hollywoodiano. Non c'è nessun altro momento del film in cui il tema centrale, ovvero il costante gioco fra Holmes personaggio leggendario e Holmes uomo reale, è così evidente ed efficace.

Certo, bisogna innanzitutto accettare il fatto che, come ci chiedono lo sceneggiatore Jeffrey Hatcher e il regista Bill Condon, Sherlock Holmes sia realmente esistito, ma diventa molto facile quando è un attore del calibro di Ian McKellen a incarnare il ruolo. Un compito di cui egli è completamente all'altezza e di più, dovendo inoltre recitare Holmes non solo in versione anziana ma in due fasi diverse della vecchiaia, iniziale e avanzata. Negli occhi di McKellen si legge la storia di un vero uomo, che ha vissuto moltissimo eppure sembra non aver ancora vissuto abbastanza, che vuole ancora risolvere un mistero, per poi scoprire che dovrà svelare quello di se stesso. 

Ed è qui che Mr. Holmes, in un certo senso, delude le aspettative. In un mondo dove il personaggio è conosciuto da praticamente chiunque grazie alle interpretazioni di Benedict Cumberbatch e Robert Downey Jr. (forse i due attori attualmente più idolatrati dalle ragazze adolescenti) è praticamente impossibile essere originali, ma ciò nonostante basta avere una minima conoscenza del mito per verificare che il "mistero" di questo Sherlock Holmes non è assolutamente niente di nuovo, anche se presentato come tale. Inoltre, sebbene la natura del film sia molto diversa da molti altri adattamenti più strettamente investigativi, non si può non notare come i due casi presenti (è un film su Scherlock Holmes d'altronde) siano mal inseriti e poco approfonditi, specialmente la vicenda che si svolge in Giappone, decisamente superflua.

Eppure Mr. Holmes è anche senza dubbio un film toccante, delicato, ben fatto anche se un po' lento in alcune parti (un ritmo che rispecchia fin troppo bene quello del personaggio) nonché superbamente recitato da McKellen, Laura Linney e dal giovane Milo Parker, specialmente in una scena dialogata che quasi vale da sola il prezzo del biglietto. E' un film, insomma, che riesce a dare un tocco umano a una storia leggendaria, sempre che non ci si faccia troppe aspettative sul mistero da risolvere.

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