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6/10

L'altra metà della storia regia di Ritesh Batra

Commedia
recensione di Alessio Giuffrida

 

Tony Webster (Jim Broadbent), divorziato e ormai in pensione, conduce una vita solitaria e relativamente tranquilla. Un giorno viene a sapere che la madre della ragazza con cui stava ai tempi dell'università, Veronica (Freya Mavor), gli ha lasciato, nelle sue volontà testamentarie, il diario tenuto dal suo migliore amico dell’epoca- che si era messo con Veronica dopo che lei e Tony si erano lasciati. Il tentativo di recuperare il diario, ora nelle mani di una Veronica più anziana, ma egualmente enigmatica (Charlotte Rampling), lo costringe a rivisitare i suoi ricordi degli anni giovanili.

 

La solitaria storia di un uomo che accoglie unicamente, come forma di "sopravvivenza", il cinismo più totale. Un'escalation di reminiscenze di un passato giovanile che non tornerà più, una lettera perduta, forse dimenticata. L'altra metà della storia di Ritesh Batra è la standardizzazione del drammatico, di come sviluppare con un tocco molto velato (forse troppo) una storia relativamente semplice; sufficiente sul piano registico, non eccezionale sul piano prettamente stilistico. Batra continua ad affrontare la tematica della vecchiaia con estremo candore; come nel suo ultimo lavoro, ovvero Le nostre anime di notte (col coinvolgimento del duo Redford-Fonda) Batra approfondisce la terza età con ossequioso rispetto, senza eccedere in caotici esercizi di stile. Questa sua scelta non eleva più di tanto un film che resta "stazionato" ad una semplice sufficienza.

Nonostante ciò, c'è però da approfondire il simbolismo che c'è sullo sfondo di questo film; il trattamento (quasi ancestrale) del concetto di nascita, affrontato nelle sue varie forme e manifestazioni. Coraggiosa scelta attuata da Batra, creando un vero e proprio parallelismo fra la storia di un uomo anziano ed una tematica tanto sensibile quanto difficile. Il primo amore, il cuore infranto, gli inganni, i rimpianti, il senso di colpa … scavando sempre in più in profondità, Batra mette a nudo un personaggio al cospetto di un pubblico spettatore leggermente coinvolto.  Tony sarà in grado di trovare il coraggio di affrontare la verità e di assumersi la responsabilità delle devastanti conseguenze dei gesti che ha compiuto tanti anni prima?

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