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7/10

Bianca come il Latte, Rossa come il Sangue regia di Giacomo Campiotti

Commedia
recensione di Carlo Lanna

Tratto dall’omonimo best seller di Alessandro D’Avenia, è la storia di Leo, un adolescente come tanti che gioca a calcetto, ascolta musica a tutto volume e a scuola è tutt’altro che uno studente modello. Innamorato pazzo di Beatrice non ha però il coraggio di rivelarglielo. Quando riesce ad avvicinarsi alla ragazza, scopre che lei sta vivendo un grande dolore. E per questo Leo si troverà a crescere e fare delle scelte, appoggiato inaspettatamente da persone sulle quali non avrebbe mai sperato…

Anche se in questi ultimi mesi il cinema italiano non ha brillato in fatto di commedie frivole e spensierate, Bianca come il latte Rossa come il sangue, presentato in anteprima stampa a Roma lo scorso 26 Marzo, è forse uno dei pochi film che riesce a mixare il dramma e la commedia in una miscela non convenzionale ma di grande impatto emozionale.  La pellicola è diretta dall’eterno Peter Pan, Giacomo Campiotti, ed è ispirata all’omonimo libro di successo scritto da Alessandro D’Andrea. Il passaggio dalla carta stampata al grande schermo per questo libro è stato quasi superfluo visto che ha trovato molti consensi tra i lettori. Il dubbio principale era però trasmettere le stesse emozioni che si leggevano tra le pagine del romanzo. Chi ha avuto modo di assaporare la scorrevole scrittura dell’autore e poi vedere il film, si è reso conto  che Bianca come il latte Rossa come il Sangue, sembra essere un lungometraggio molto fedele al romanzo e che grazie ad una colonna sonora ad hoc ed un cast abbastanza omogeneo, arriva al cuore dello spettatore.

Il sagace mix di dare ampio spazio alla commedia con l’aggiunta di una buona dose di dramma, riesce non solo a dare enfasi alla narrazione tanto da far ridere di gusto e commuovere allo stesso tempo, ma soprattutto permette di toccare temi,come l’amore e la morte, con una semplicità mai vista prima. Leo ( Filippo Scicchitano) ha sedici anni, per lui la vita ha solo due colori: il Bianco ed il Rosso. Non si pettina mai, gioca a calcetto, ascolta musica a tutto volume … si comporta come il classico adolescente. Detesta fare i compiti ed ama la scuola solo quando i professori non ci sono. Il giovane ha però un’ossessione; è innamorato pazzamente di Beatrice (Gaia Weiss), una ragazza più grande di lui dai lunghi capelli rossi. Leo aiutato dal suo migliore amico Niko (Romolo Guerrieri), cerca in tutti i modi di catturare l’attenzione della giovane, senza rendersi conto che Silvia (Aurora Ruffino), una sua compagna di classe, ha un’attrazione verso il giovane. Con l’arrivo di un Professore Sognatore (Luca Argentero), Leo comincia ad assaporare il sentimento amoroso in tutte le sue sfaccettature. Avvicinatosi finalmente a Gaia, scoprirà che la ragazza è gravemente malata, ed il giovane si troverà davanti un bivio. Amare incondizionatamente la ragazza dei suoi sogni, oppure stargli vicino fino alla fine?

Bianca come il latte Rossa come il sangue quindi è un film di formazione. Partendo quindi da un semplice racconto di un gruppo di ragazzi adolescenti, la pellicola affronta argomenti ben più seri, come la morte, l’amore e la religione, in maniera del tutto inaspettata. Il lungometraggio infatti benchè si presenti come una commedia frivola e spensierata, riesce a toccare  temi ben più seri raccontandoli attraverso lo sguardo fresco e sognatore di alcuni giovani ragazzi. Leo che sembra essere un moderno Patch Adams, affronta le gioie e dolori della vita  sempre con il sorriso sulle labbra e con una positività contagiante. Anche se il convincente Filippo è l’indiscusso protagonista, il Professore Sognatore con suoi  aforismi su Dante, gli ruba la scena come succede con Silvia interpretata da una dolcissima Aurora Ruffino. Bianca come il latte Rossa come il sangue quindi convince in tutto è per tutto. Se da una parte gli attori risultano essere calati nella parte, grazie ad un’ambientazione metropolitana, alle musiche dei Modà e ad un’ironia fresca e graffiante, il lungometraggio di Giacomo Campiotti, troverà sicuramente posto nel cuore dello spettatore e soprattutto verrà apprezzato dai lettori del romanzo.

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valens89 alle 16:14 del 5 aprile 2013 ha scritto:

Genere commedia?? O_o