R Recensione

8/10

Il bel canto regia di Carlo Cotti

Documentario
recensione di Agostino Mastrogiacomo

Questo documentario parla delle due protagoniste indiscusse de Il Bel canto del 19° secolo, Maria Callas e Renata Tebaldi.

 Martedì 10 maggio appena scorso  sono stato invitato alla prima di questo documentario, al Parco della Musica di Roma che sapevo essere ideato come collage di ritagli storici sulla musica lirica e la sua storia ripresa dalle telecamere italiane . La scelta artistica è stata quella di conservare il più possibile non solo le immagini di repertorio conservate nell’archivio del glorioso Istituto Luce ma anche i suoni dell’epoca. Di quale epoca? Inizia dai primi anni trenta del secolo scorso dove proprio la mia città appena nata, Latina, fa da scenario alla rappresentazione dei “Carri di Tespi” ovvero dei padiglioni scenici itineranti che portavano la bellezza e la magia del teatro lirico nelle piazze ad uso del popolo , con il preciso obiettivo politico di far uscire il dramma o la commedia lirica dai loggioni dei famosi teatri nazionali, Politeama, Petruzzelli, La Scala, Il Regio, San Carlo, La Fenice ed altri dove le classi altolocate ne godevano e ne godono tuttora l’altissimo profilo aritistico, per riversali a tutti. Ecco, è proprio questo il leit motive di tutto il film che corre per 55 minuti che paiono solo 15. L’arte destinata alle classi semplici che di arte non ne dovrebbero capire niente, secondo un assioma che è diventato un mantra negli ultimi decenni. Passano in rassegna eventi che furono famosi, personaggi storici dimenticati  che riappaiono alla memoria, immagini che sembrano venire da un pianeta mai esistito. È un susseguirsi di acconciature ed acconciamenti, di notizie clamorose ma appena accennate, tutto osservato con occhio rispettoso, attento, gentile e mai interessato al giudizio. Ma il sottofondo che fa da colonna sonora per nulla in contrasto con la bella voce narrante è di Verdi, Bellini, Doninzetti, Bizet , Puccini, Leoncavallo, Mascagni ed altri  colossi della musica internazionale

Non c’è nulla che rimanda alle grandi individualità dei nomi storici della lirica , tutto è dimensionato nella vicenda umana, niente che faccia prurito come la famosa disputa tra Renata Tebaldi e Maria Callas di cui si dice, semplicemente che la prima “operò “ al Metropolitan di New York e la seconda alla Scala di Milano. Una  giusta riflessione va ad un mondo ed a d una comunicazione che dell’arte al massimo livello ne faceva gossip destinato al popolo, con toni impertinenti ed audaci per il tempo , e che parte dai primi del novecento per  arrivare fino ai primi anni 80. Un quasi secolo di artisti di grandissimo livello per un film delicato, amorevole e troppo breve per chi ama il sogno del pensiero. Ottima regia, grande montaggio.

Musica da urlo, per chi ama il genere.

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