V Video

R Recensione

9/10

Parks And Recreation (NBC Universal, 2009)

Commedia
recensione di Flavio De Cinti

La protagonista della serie è Leslie Knope, vice direttrice del Parks and Recreation Department (il dipartimento che si occupa della manutenzione dei parchi pubblici) della città fittizia di Pawnee, Indiana. Il carattere ottimista ed entusiasta di Leslie si scontra spesso con quello ben diverso dei suoi colleghi, dal sarcastico Tom Haverford, all'urbanista Mark Brendanawicz, al capo-dipartimento con un'ottica antigovernativa Ron Swanson, all'apatica stagista April Ludgate. La migliore amica di Leslie è Ann Perkins, conosciuta durante una pubblica assemblea durante la quale ha protestato contro la presenza di un'enorme buca nei pressi della sua casa, in cui è caduto e ha riportato la frattura delle gambe il fidanzato Andy Dwyer.

Mockumentary. Falso Documentario. Questa parola porta inevitabilmente ad una serie di sit-com televisive più o meno fortunate, tutte figlie in un certo senso del film pioniere dell’84 “This is Spinal Tap” di Rob Reiner (anche se le origini del genere risalgono ai primi anni ‘60). Pensiamo ad “Arrested Development” , “Modern Family” e al più noto “The Office”. Proprio quest’ultimo è preso spesso come riferimento per “Parks and Recreations”, comedy della casa madre NBC in onda dal 2009, causa alcune affinità tra le due serie (compresa la partecipazione di membri di The Office US). Il plot riguarda le vicende della protagonista Leslie Knope (Amy Poehler, veterana dell’istituzione comica americana SNL), vice-direttrice del dipartimento parchi e attività ricreative della ridente Pawnee, finta cittadina dell’Indiana, e dei suoi collaboratori.

Questa serie mi ha definitivamente convinto dell’imprescindibilità di due assiomi fondamentali circa le serie televisive comiche:

a) Una buona comedy parte sempre fiacca e in sordina

b) Una buona comedy non ha bisogno per forza di un’idea geniale per funzionare, ha soltanto bisogno di sviluppare un’idea in maniera geniale

Certo, i due assiomi sovrastanti non sono dogmi e ci sono decine di eccezioni a dimostrarlo, ma sono convinto che a livello generale questi siano i due criteri più adatti per dare un giudizio su una serie come Parks and Rec. Perché questa comedy è davvero buona e rappresenta i due punti sopra in tutto e per tutto. È una serie che ha bisogno di qualche puntata per prendere il ritmo, ma che una volta preso non si ferma più. Cresce in maniera costante di puntata in puntata, di stagione in stagione, in una maniera che negli ultimi anni ho visto solo ad un’altra serie di tutt’altro genere e portata…sua maestà Mad Men (affermazione forte, me ne rendo conto, ma tant’è). Per quanto concerne il secondo punto, la genialità nello sviluppare un’idea di base neanche così originale, va ricercato essenzialmente in un fattore: le dinamiche tra i personaggi. Spesso capita di vedere un cast di attori molto affiatato e che funziona bene. Molto più raramente siamo in grado di vedere dei personaggi che siano tutti realmente “personaggi”. Questo è uno di quei pochi casi; Parks and Rec riesce infatti a dare una caratterizzazione estremamente dettagliata e incisiva anche della più marginale delle comparse. Ci sono talmente tanti ruoli minori interessanti apparsi in un solo episodio che ci si potrebbero ricavare altrettanti spin off. La mattatrice incontrastata di questa serie non può che essere la protagonista Leslie Knope/Amy Poehler. Sull’attrice in questione dirò soltanto di guardare lo sketch che ha messo in piedi per la premiazione della “Best Comedy Actress” agli Emmys 2011, giusto per capire il livello comico di questa donna. Leslie Knope ha un entusiasmo contagioso e un suo goffo candore  che la rendono un personaggio di un film di Frank Capra con 70 anni di consapevolezza femminista in più; una Dorothy che ritorna in Kansas per svolgere una carica amministrativa. Oltre a tutto ciò, la Knope è a mio avviso il personaggio femminile più divertente degli ultimi anni per distacco (mi scuseranno Tina Fey/Liz Lemon e Gillian Jacobs/Britta Perry).Amy Poehler è’ però in buona compagnia. Uno dei personaggi che poteva essere più insidioso era quello del capo di Leslie, il capo dipartimento Ron Swanson (l’ottima scoperta Nick Offerman, già presente con piccole parti in diverse serie). Troppe volte ho visto relegare la parte del superiore cinico e disincantato a mera scopiazzatura di quel personaggio irripetibile che è il Dr.Perry Cox di Scrubs. Ron Swanson è invece così anacronistico da risultare fin troppo attuale, così contro le istituzioni da essere perfetto per mandare avanti un ufficio governativo, così disastroso nelle scelte della propria vita da essere il perfetto consigliere di tutti i personaggi della serie. In più è in grado di mostrare emozioni, cosa che per la tipologia di personaggio non è affatto così scontata. Entra infine di diritto nell’olimpo dei miei personaggi con baffi preferiti in televisione (raggiunge Thomas Sullivan Magnum IV,Earl Hickey e Bob’s Burger). Lo staff del dipartimento Parchi comprende inoltre il cialtrone Tom Haverford (Aziz Asnari, già molto attivo in alcune commedie Hollywoodiane), che è la prova vivente che si può mettere un attore indiano in una commedia senza che faccia la parte del nerd (Big Bang Theory ha fatto stragi in tal senso). È vanitoso, egocentrico, cura il suo aspetto più di qualsiasi altra persona sul globo terrestre, recitando con i colleghi la parte del manager vincente con la stessa credibilità di un bambino di 8 anni che si mette la giacca di papà. April Ludgate (Audrey Plaza, già ammirata in quell’istant cult di “Scott Pilgrim Vs The World”), è l’assistente di Ron Swanson. È una versione in carne e ossa del cartoon “Daria”, must degli anni ’90. Tutte le segretarie apatiche ed umorali del mondo non sono mai state neanche lontanamente così apatiche ed umorali quanto la post-adolescente April. Ann Perkins (Rashida Jones, già in The Office e attiva nel cinema) infermiera che diventa collega e miglior amica di Leslie già nelle prime puntate, è il personaggio un pochino più debole e standard della serie (insieme a Mark Brendanawicz, urbanista moderato in tutto quello che fa con uno sguardo da possibile serial killer). La Jones è comunque brava e possiede, a detta di chi scrive, uno dei timbri vocali più sensuali in circolazione. Andy Dwyer (Chris Pratt, già in Everwood e The OC), fidanzato di Ann Perkins caduto dentro una buca gigante, nullafacente e musicista sfigato, è un bizzarro incrocio tra Homer Simpson e Lorenzo, il personaggio grunge del primo Corrado Guzzanti (gran parte delle battute più divertenti e geniali dello show provengono dal suo personaggio). Per finire ci sono i più anziani dell’ufficio. Donna e Jerry. La prima (Retta Sirleaf, stand up commedian abbastanza attiva) è una donna nera di mezza età molto sarcastica e pettegola, personaggio certo già visto altre volte ma qui reso bene e non in maniera macchiettistica, con particolari interessanti. Jerry invece (Jim O’Heir, varie apparizioni televisive sparse) non saprei come altro definirlo se non in questo modo: come sarebbe Meg di Family Guy se fosse un ciccione cinquantenne che lavora in comune. Non credo sia necessario aggiungere altro. L’elenco potrebbe ancora continuare (a dimostrazione di quanto affermato all’inizio) , ma diventerebbe stucchevole. Questa serie è scritta molto bene, recitata meglio, con situazioni folli quanto i personaggi ed è riuscita a creare un proprio stile, differenziandosi dal fratello maggiore The Office, e anzi formando una bella accoppiata insieme ad esso per il giovedi sera NBC. Se ci fossero ancora dei minimi dubbi, rassicuro sull’uso dello stile documentaristico, non spezza quasi mai il ritmo e non è minimamente invadente come in altre serie, ma anzi offre più spunti comici. Menzione speciale per le diverse guest presenti nel corso degli episodi; dal geniale Louis C.K a Megan Mullay e Sean Hayes di Will e Grace, fino ai permanenti Rob Lowe ed Adam Scott. Un ultimo consiglio (probabilmente superfluo per la maggioranza delle persone: guardatela in versione originale. Il doppiaggio italiano infatti penalizza particolarmente questa serie (frase abusata, ma mai come in questo caso vera). Per concludere infine come farebbe il vulcano Leslie…

        ”Vote For Knope”

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.