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R Recensione

7/10

Viva La Liberta regia di Roberto Ando

Commedia
recensione di Flavio De Cinti

Enrico Oliveri è uno scaltro e navigato politico di centro sinistra il cui declino sembra inesorabile. Tutte le proiezioni lo vedono perdente alle imminenti elezioni ed il suo partito vuole scaricarlo. Decide così di scomparire: si rifugia in incognito a Parigi da una sua ex fiamma, Danielle, ora sposata con un famoso regista. Il panico serpeggia tra i suoi compagni di partito che non lo trovano più. L'unico a non perdersi d'animo è il suo braccio destro Andrea Bottini, al quale viene l'idea di sostituire il politico con suo fratello gemello, Giovanni Ernani, scrittore e filosofo sopra le righe che in passato ha dovuto subire delle cure psichiatriche. La sostituzione si rivelerà problematica da gestire ma porterà delle piacevoli sorprese.

Un film italiano che oscilla tra momenti comico/grotteschi e momenti drammatici, che inoltre ha come sfondo l'attuale scena politica italiana, in teoria non può che far alzare gli occhi al cielo (esattamente come accade per la parola "politica" pronunciata in qualsiasi contesto nel nostro paese). Niente di tutto ciò. Tanto per cominciare,il cast è composto da tre degli attori italiani più talentuosi,raffinati e carismatici degli ultimi dieci anni (rispettivamente): Valerio Mastandrea,Valeria Bruni Tedeschi e Toni Servillo. Mattatore incontrastato è Toni Servillo, sdoppiatosi per interpretare i due gemelli protagonisti del film, il segretario di un ipotetico partito di opposizione di sinistra Olivieri (facilmente rintracciabili le affinità con il pd, anche solo nell'aspetto iconografico) e il professore/filosofo fuori dal mondo Ernani,  con un passato di cure psichiatriche alle spalle. E' impressionante la bravura di Servillo nel caratterizzare un personaggio attraverso uno o due piccoli gesti (lo avevamo ampiamente ammirato nel capolavoro di Paolo Sorrentino,"Il Divo", con un Giulio Andreotti riconoscibile anche solo attraverso l'uso delle mani). Qui riesce a farlo addirittura con due personaggi: l'istrionico Ernani, con quel sorriso in parte ebete, in parte fin troppo consapevole, ed il depresso Olivieri, con uno sguardo quasi totalmente spento e a cui sembra scivolare tutto addosso. A riportare come sempre alla compostezza e alla misura ci pensa la recitazione del solito Mastandrea, bravo nel ruolo dell'assistente/consigliere Bottini, che rappresenta perfettamente lo sguardo di un qualsiasi elettore di centrosinistra degli ultimi anni (ed inevitabilmente aggiungerei). La Bruni Tedeschi invece, con il suo ruolo di dama del triangolo amoroso/ideale con i due gemelli, riesce ad elevare il discorso del film su un piano diverso dalla semplice riflessione politica o dal concetto (un po' abusato) del doppio e dello scambio. Indubbiamente le scene in Francia,con i confronti tra Danielle, il marito regista ed Olivieri, sono meno coinvolgenti di quelle a Roma con l'incontenibile e divertente Ernani che si cimenta come nuovo leader del partito (memorabile in tal senso la scena del ballo con la cancelliera tedesca), ma danno al film di Andò un'intimità ed un respiro più europeo, allontanandolo prepotentemente dalla "commedia media" italiana, che tanto va per la maggiore in questo momento (tanto per essere più chiari, questa commedia malinconica non ha niente da spartire con un film come “Benvenuto Presidente”, il film in cui Claudio Bisio interpreterà il presidente della repubblica,in uscita a breve,). "Viva la libertà" è un film tutto sommato speranzoso, ma senza avere la velleità di portare speranza riguardo la politica italiana,o di inquadrare una certa parte politica italiana (ho sentito fin troppe analogie o presunti messaggi nascosti assimilabili alla situazione odierna che lasciano il tempo che trovano); porta in scena un paradosso,un'utopia, ma in maniera consapevole e sempre e soltanto con la voglia di raccontare "una" storia. Non "la" storia (politica italiana).

Una menzione speciale per la bambina che interpreta la figlia di Danielle e del Regista Giapponese; stranamente riesce ad essere convincente e non irritante come molti altri coetanei sullo schermo. Non è poco.

V Voti

Voto degli utenti: 6,5/10 in media su 2 voti.

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