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10/10

The Big Bang Theory (Chuck Lorre Productions|Warner Bros. Television, 2007)

Commedia
recensione di Andrea Grollino

Ci troviamo a Pasadena in California. Quattro giovani scienziati specializzati in diversi campi, lavorano insieme al California Institute of Technology, nella fattispecie il fisico sperimentale Leonard Hofstadter, il fisico teorico Sheldon Cooper, l'ingegnere aerospaziale Howard Wolowitz e l'astrofisico Raj Koothrappali. Il loro è un legame d'amicizia solido e una routine fatta di giochi di ruolo, di carte, fumetti, videogame, film e serie tv. In altre parole degli autentici NERD, quindi, persone abituate alla totale assenza di ragazze nelle loro vite. Questa routine viene un giorno interrotta dall’arrivo di Penny, una ragazza di provincia con il sogno di diventare attrice, appena trasferitasi nell'appartamento di fronte a quello condiviso da Leonard e Sheldon. La nuova vicina di pianerottolo, carina, esuberante e molte volte approfittatrice, si trova a fare i conti con lo strano e complicato mondo dei ragazzi e per questi ultimi vale lo stesso.

Si tratta di una produzione Warner Bros. Television, a mio dire, fino ad ora, decisamente la migliore nel genere della commedia. Il produttore, tale Chuck Lorre (Due uomini e Mezzo, Pappa e ciccia, Dharma & Greg) anche questa volta ci ha visto giusto. La serie è spassosissima e causa una seria dipendenza (per lo meno a me ha fatto questo effetto). Per essere chiari, una puntata tira l’altra e dopo aver finito di guardarle, i personaggi ti mancano come fossero cari amici partiti per tornare chissà dove.

La serie è strutturata benissimo, con una semplice ma acuta impalcatura narrativa, che pone al centro della trama (anche se una vera e propria trama non c’è) la difficile convivenza di Leonard con Sheldon, rispettivamente interpretati da Johnny Galecki (Demolition Man, In Time, Pappa e Ciccia) e Jim Persons (10 cose di noi, Un anno da Leoni, Giudice Amy) e il rapporto decisamente squilibrato, tra Leonard e Penny, impersonata da una splendida Kaley Cuoco (Debating Robert Lee, Crimini con stile, Streghe, Warehouse 13). Leonard ha la tipica personalità del NERD, che non sa relazionarsi con le donne e Shelodn, oltre che essere anch’egli un “nerdaccio”, se così lo vogliamo definire, è un genio della fisica teorica, completamente asociale e con una personalità caratterizzata da una miriade di tic ossessivi compulsivi (vi piegherete dal ridere quando Sheldon si troverà nella condizione di dover bussare ad una qualsiasi soglia).

Andando avanti, scopriamo che la serie ha la straordinaria capacità di evolversi senza cambiare: benché possa sembrare un ossimoro, messa in questi termini, vi assicuro che è la definizione corretta, una identificazione contraddittoria che senza alcuna difficoltà, si tramuta in sceneggiatura. Perfino il rapporto tra Howard Wolowitz, interpretato da Simon Helberg (Perfetti... ma non troppo, Joey, Maial College, Un'impresa da Dio) e Raj Koothrappali, impersonato da un grandissimo Kunal Nayyar (L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva, NCIS - Unità anticrimine: 4x12), è approfondito da dinamiche spassose e molto spesso equivoche, facendo sembrare i due una vecchia coppia di sposi. Per non parlare della madre di Howard, la quale fino ad ora non si è mai vista, ma solo sentita e che viene descritta come una sorta di mostro deforme capace di comunicare con il figlio solo urlando.

Insomma, gli sketch si sprecano e sono divertentissimi. A mio dire sono proprio questi il vero punto di forza della serie, ossia quella componente che sta alla base di tutto, in definitiva l’ingrediente segreto: rendere fruibili le gag anche a chi non conosce i dettagli delle citazioni tratte dalle passioni dei personaggi, come Star Trek, Star Wars, per citare le più classiche, oppure videogiochi come Halo, Wolrd of Warcraft piuttosto che Age of Conan (all’interno del quale rimane impelagata anche la dolce Penny).

In conclusione, vedere The Big Bang Theory, significa mandare a quel paese il mondo reale per almeno una ventina di minuti e rilassarsi a forza di risate. È una serie che merita rispetto da ogni punto di vista e che consiglio vivamente di non perdere.

C Commenti

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tramblogy alle 14:03 del 20 ottobre 2013 ha scritto:

BAZINGA !!!!

Altai alle 17:43 del 20 ottobre 2013 ha scritto:

Dare 10 ad una serie in netto declino da almeno 3 stagioni a questa parte, mi sembra esagerato. Un conto è una valutazione sulla prima stagione e sull'idea, ma tapparsi gli occhi e le orecchie di fronte all' annullamento neuronale degli autori, è quanto meno azzardato.

tramblogy alle 19:22 del 20 ottobre 2013 ha scritto:

Per nulla d'accordo...la quarta , quinta e la sesta sono fantastiche,.,in cui entrano in gioco i ruoli delle fidanzate bernadette e amy che fanno spatacare....howard che si sposa o che va sulla soyouz , o la puntata del ripostiglio, e molte altre e stuart, il proprietario del negozio di fumetti sempre piu protagonista ...e jim che prende due ammy come migliore attore..ma va la!!!

tramblogy alle 19:31 del 20 ottobre 2013 ha scritto:

Da wikipedia: La quinta stagione della sitcom Big Bang Theory è stata trasmessa dal canale statunitense CBS dal 22 settembre 2011 al 10 maggio 2012, ottenendo un'audience media di 15.820.000 telespettatori, risultando così una delle serie TV più seguite della stagione televisiva statunitense.[1]

Pensa che la stessa frase identica e' scritta anche per la sesta....sono proprio testardi questi americani, oppure wikipedia ha un fondo di verità !

Altai alle 13:57 del 21 ottobre 2013 ha scritto:

Beh io non credo che nelle arti (ma soprattutto nel cinema), più successo sia sinonimo di maggior bellezza. Io trovo, e questa è la mia opinione, anche se molto radicale e radicata, che dopo la prima stagione, in cui avevamo dei personaggi puri e perfetti nelle loro caratteristiche peculiari, ci sia stato un lento, ma inesorabile declino verso la più classica delle sit-com americane, al livello di Friends o di How I Met Your Mother. Per poi arrivare alla sesta stagione in cui Sheldon arriva anche ad ammettere di poter in un futuro avere rapporti sessuali con Amy. Questa è la caduta degli dei, che puri, illibati (in tutti i sensi) e per questo geniali, si sono trasformati in macchiette. Ma questo è il mio personalissimo parere.

tramblogy alle 14:50 del 21 ottobre 2013 ha scritto:

Riesco a condividere ciò che dici, ti ho capito, effettivamente la parte poco sopportabile di queste sit com sono i rapporti di coppia, alla lunga sono quasi imbarazzanti...(??non so perche?), ma queste ultime tre stagioni , gli episodi riescono a bilanciare questo sottofondo un po' fastidioso...pero riguardando la prima stagione, e non so il perche, gli attori e le storie sono forse ancora un po' troppo acerbe...i protagonisti non sembrano coinvolti come dalla seconda in poi...il dieci come voto forse e' dettato dalla passione personale del recensore....io la settima non l ho nemmeno iniziata a vedere, ma ho già letto che ci sono alti e bassi...che sia l inizio della fine?...(prova a riguardare la quarta e la quinta ...magari qualcosa la salvi...). How i met , spinge un po troppo con i rapporti di coppia, giusto?....Ciao

Bedobedin alle 21:38 del 24 ottobre 2013 ha scritto:

Gran bella serie, sicuramente ha avuto molta "materia prima" su cui lavorare. L'entrata in scena delle "donne" ha sicuramente snaturato la comicità del telefilm, ma l'ha resa molto più varia. A me continuano a far ridere, anche se ormai le situazioni NERD sono più dei brevi riferimenti che dei contesti veri e propri...