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R Recensione

7/10

Il Cecchino regia di Michele Placido

Poliziesco
recensione di Alessandro Giovannini

Rapina in banca in pieno centro a Parigi. Il capitano Mattei (Daniel Auteuil) ha fatto circondare l'edificio. All'improvviso però un cecchino (Mathieu Kassovitz) inizia a falcidiare i suoi uomini, permettendo la fuga dei malviventi (di cui uno è rimasto ferito) che si rifugiano da un dottore della mala. A seguito di una soffiata, la polizia trova ed arresta il cecchino, che però non sembra intenzionato a collaborare. Le difficili indagini portano ad un retroterra di doppi giochi e misteri che vedono coinvolto anche il figlio del capitano, morto in azione in Afghanistan.

Difficile pensare ad un polar non diretto da un regista francese, bensì da un italiano.  Data per buona questa anomalia, è invece ragionevole la scelta di Michele Placido nel ruolo di tale regista, dato che è uno dei pochissimi in Italia ad aver firmato pellicole d'azione in tempi recenti, che hanno peraltro riscosso successo di pubblico e critica (Romanzo criminale, Vallanzasca - Gli angeli del male). E' un film ambiguo: di breve durata (e di alta concentrazione narrativa), incentrato sulle azioni più che sui dialoghi, immerso nella zona grigia della morale e dell'etica (cui è complementare una fotografia ombrosa e dai colori desaturati), sceneggiato a puzzle con continui cambi di rapporto guardia-ladro/gatto-topo, con molti passaggi lasciati all'interpretabilità dello spettatore e con un finale (che non poteva che essere) aperto.

E' inoltre un film acefalo: non c'è un vero e proprio protagonista (al capitano sono affidati soprattutto incipit ed explicit, ai criminali è riservata maggiormente la parte centrale); non c'è una personalità autoriale univoca a guidare il lavoro (la volontà di realizzare il film viene dal produttore, la scelta del regista proviene dall'indicazione dei due sceneggiatori); nel cast infine figura di Kassovitz, regista di La Haine e I fiumi di porpora.

Si potrebbe riscontrare un difetto in questa mancanza di direzione chiara del film, che effettivamente a volte pare indeciso se sbilanciarsi nell'approfondimento di un sub-plot sentimentale, rimanere sui binari di un giallo investigativo o abbandonarsi all'azione frenetica (con fulminee inquadrature di efferata violenza, saggiamente adombrate); tuttavia fa piacere ogni tanto potersi abbandonare alla visione di un'opera sfaccettata, contenitore di spunti vari che rendono la narrazione meno prevedibile ed il linguaggio discretamente vario in quanto a inquadrature (c'è un po' di tutto, dai dettagli ai campi lunghi) e montaggio (a fasi alterne rilassato o tumultuoso). Il cast è apprezzabile, peccato che molti personaggi non abbiano spazio sufficiente per svilupparsi (Auteuil ha una mimica eccellente, ma sapere qualcosa di più sul passato del suo capitano Mattei avrebbe sicuramente giovato; anche il rapporto fra il cecchino ed il suo avvocato sfuma lasciandoci pieni di interrogativi).

Film interessante perchè ibrido (poco francese, quasi per nulla italiano, discretamente americaneggiante), reca con sè un'impressione di libertà da stilemi rigidi e pre-imposti che è forse merito della sua natura di co-produzione.

V Voti

Voto degli utenti: 5,5/10 in media su 2 voti.
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alexmn 5/10

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alexmn (ha votato 5 questo film) alle 0:48 del 2 maggio 2013 ha scritto:

placido non ci siamo. il problema principale (a parte l'inutilità cagnesca di violante placido e il fatto che argentero funzioni nelle commedie, ma in film di altro genere assume espressioni involontariamente macciocapatondesche) è nella scrittura..debole, lacunosa, apre tante strade senza sceglierne una, inserisce elementi francamente trascurabili senza un approfondimento, pretende dallo spettatore più di quanto 'semini' (tipo empatizzare per auteuil e la sorte del figlio quando in realtà il suo personaggio da quel punto di vista è solo abbozzato e soprattutto non genera curiosità), crea personaggi con un arco narrativo infelice/improbabile..

la mia critica principale è qui. perchè placido-regista fa bene il suo compitino, così come il dop catinari nel creare l'atmosfera polar. quando è in scena, kassovitz riesce a tirar fuori tutto il suo talento nell'unico personaggio che mi ha destato dell'interesse, auteuil interpreta bene il suo solito personaggio di poliziotto più-o-meno tormentato..tipo quello nei film di oliver marchal (ecco, questi si che sono un buon riferimento di polar girato coi controcazzi).

in definitiva son rimasto abbastanza deluso. sarebbe stato più onesto se fosse andato direttamente in tv senza passare dal via.

alejo90, autore, alle 11:14 del 2 maggio 2013 ha scritto:

I difetti che tu elenchi sono indubitabilmente presenti; è il problema delle sceneggiature deboli: la narrazione non ha un orizzonte chiaro e si finisce per abbozzare molti spunti che rimangono, appunto, spunti. Tuttavia come ho scritto nella recensione per una volta ho trovato quest'indecisione più come un'opportunità che come un difetto. Gli attori italiani sono una spanna sotto ai francesi, è vero, ma sono confinati a ruoli secondari con poche battute e in definitiva non inficiano sul mio giudizio complessivo.

alexmn (ha votato 5 questo film) alle 23:20 del 3 maggio 2013 ha scritto:

da appassionato di noir (soprattutto a livello di romanzi), non riesco a non notare le falle a livello di scrittura..anche i noir più di bassa lega, hanno di solito una compattezza/coerenza narrativa che qui manca..forse è perchè è un film pensato per la tv che magari a livello televisivo durerà il doppio, però le trame abbozzate e poco approfondite son davvero troppe..

poi è vero che gli italiani son in ruoli secondari, però è altrettanto vero che il noir trova la sua forza anche in personaggi secondari di spessore..

alejo90, autore, alle 1:32 del 4 maggio 2013 ha scritto:

forse il fatto di considerarlo un noir delude il tuo orizzonte di attese...io l'ho inquadrato come poliziesco, e mi pare che in questa categoria non sfiguri. Non ho capito la tua frase "a livello televisivo durerà il doppio": prevedi che facciano un'edizione estesa per il passaggio televisivo?

alexmn (ha votato 5 questo film) alle 9:43 del 4 maggio 2013 ha scritto:

non so dove, però avevo letto o sentito che era un film pensato per la tv francese..ho provato a cercare sul web ma forse a questo punto è stata una mia allucinazione