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R Recensione

6/10

Peccato regia di King Vidor

Noir
recensione di Gloria Paparella

Rosa Moline è la moglie di Louise Moline, un medico stimato da tutti, ma ha un grande sogno: fuggire dalla cittadina di Fleming per Chicago. Ci riesce con l’aiuto dell’amante, Neil, un uomo ricco e giovane. Nella fuga i due saranno disposti a tutto, compresi gli omicidi.

Peccato fu uno dei lavori più odiati da Bette Davis, che per molti, con questo film, toccò il fondo della sua carriera. L’attrice ha raccontato, infatti, di aver supplicato Jack Warner di risparmiarle il ruolo di Rosa Moline, dipinta nel film come una strega, una peccatrice a cui nulla più interessa se non estremizzare la vita come perdizione. La diva cercò di convincere Warner di essere troppo vecchia per interpretare questa Madame Bovary in chiave moderna che odia il mite marito, interpretato da Joseph Cotten, che ha un amante giovane e ricco e che sogna l’eccitante Chicago.

Peccato è in effetti un classico esempio di non riuscito eppure coinvolgente, un noir esasperato, dominato dal chiaroscuro. E sicuramente la stravagante e gesticolante Rosa della Davis non annoia mai. La sceneggiatura di Lenore Coffee, tratta dal romanzo di Stuart Engstrand, è farcita di battute, mentre la colonna sonora di Max Steiner riprende la celebre canzone “Chicago” di Fred Fischer. Tutto nel film risulta ovvio o poco credibile sotto l’indulgente direzione di King Vidor: eppure Bette Davis, con una lunga parrucca nera che ricorda molto l’acconciatura di Jennifer Jones in Madame Bovary dello stesso anno, un trucco pesante e dei pericolosi tacchi a spillo, non fa rimpiangere il confronto. Come citava lo slogan di lancio della pellicola “ Nessuno è buono come Bette Davis quando fa la cattiva”, la star di Hollywood riuscì ad uscirne salva nella sua interpretazione anche in questo lavoro che, c’è da dirlo, non fu dei migliori e che fu l’ultimo sotto contratto con la Warner. Da ricordare, la celebre battuta pronunciata dall’attrice “What a dump!” (tradotta in italiano con “Che stamberga!”), ripresa da Elizabeth Taylor nell’interpretazione di Martha in Chi ha paura di Virginia Woolf?.

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