V Video

R Recensione

8/10

Le Passeggiate al Campo di Marte regia di Robert Guédiguian

Storico
recensione di lorenzo berra

Francois Mitterand è l'ultimo re di francia e sa di esserlo, ma è anche un uomo giunto alla fine della sua vita e che alla sua vita guarda con nostalgia  depressa. E' al suo giovane giornalista che racconta gli attimi bui e tristi e i bagliori passati della sua vita di uomo politico, nonché di presidente. Mitterand si racconta. E' nell'atto del suo dispiegarsi che il presidente della Repubblica Francese confessa  le sue nostalgie e i suoi drammi e rancori al giovane biografo Antoine; il quale con abilità e con riserva arriva persino ad entrare in simbiosi con la figura enigmatica e controversa, di uno statista al culmine della sua carriera politica nonché della sua stessa vita.

 

Grazie al genio registico di Robert Guédiguian, "Le promeneur du Champ de Mars" rappresenta un affresco storico-politico e narratologico sentimentale, di un uomo che all'apice dell'ascesa politica confida al suo biografo presidenziale, la vita di un Presidente di Francia ormai giunto alla fine; ma chi è Francois Mitterand? E' l'ultimo "dei grandi presidenti", l'ultimo della "stirpe dei De Gaulle", come ama definirsi al suo biografo Antoine dopo una visita nella zona della champagne. Il presidente è un uomo che ama citare Balzac, Hugo e ricordare la sua giovinezza a Vichy. E' qui che il suo biografo insiste: continua a domandare al presidente l'epoca del suo mandato militare in questa città e del fatto che il presidente stesso da giovane abbia partecipato alla deportazione degli ebrei francesi in Germania; Mitterand appare la vittima di un sistema storico, di una prassi storica che non lo lascia solo. E' un'ombra minacciosa che sconvolge l'equilibrio psicologico di uno statista, che vive senza mezzi termini e senza compromessi "la sua presidenza" come uno scudo da quella comunità ebraica che gli implora e gli domanda che la Francia chieda scusa per i fatti del 1943/44, avvenuti in quella località amena chiamata Vichy! Il Presidente stizzito afferma al suo biografo "ma quella non fu la Francia, la Francia non c'entra nulla con l'epoca da lei menzionata"; ma torniamo alla componente dialogica di cui il film è molto ricco! I dialoghi a volte sono dei monologhi letterari; ad un ristorante di Parigi per il giorno del suo compleanno i suoi collaboratori fanno un omaggio allo statista: chi un cappello, chi una foto come Terese Manicure... il biografo Antoine regala al presidente un libro di un certo filosofo Leon Bloy: ecco che il regista con maestria punta l'inquadratura sulle parole del presidente: "ditemi signori, come diceva una frase che non mi sovviene...", Interviene il biografo e la cita lui: "non c'è che una scelta non avere rimpianti...". Il presidente risponde con aria un po' snobistica: "sa Antoine io di Leon Bloy me ne frego!" Questo è un esempio tacito del rapporto tra un uomo anziano sul viale del tramonto ed un giovane inesperto che si offende o arrossisce ogni volta che commette un errore per la troppa foga di mostrare le sue capacità giornlistiche. La scena a mio avviso piu' bella di tutto il film è quella girata sul litorale oceanico: qui il Presidente afferma che i dottori sono tutti degli elettrauti che prescrivono medicinali senza capire. Ma afferma Mitterand: "io voglio capire perché dovro' morire di una malattia cosi' atroce!" il tempo è nuvoloso e si diverte come un ragazzino: "il mare, Antoine, cosa le ricorda?"

Risposta: "Paul Valery'".

"Ah si... il mare che tutto muta come... le nuvole in cielo..."

E'  un film che vive di questo. Non c'è solo la politica fine a sè stessa ma c'è quell'umanità, quell'umanesimo culturale, che vive e opera nella vita di un uomo che non si rassegna a dire: è finita! Non per il Mitterand di Guédiguian, è un politico "che sa riflettere, che sa operare ma che sa fare della parola letteraria lo svago da una vita istituzionale pesante e monotona, che vive il potere come un uomo conscio del fatto che il potere logora chi lo detiene!"

Un bel film, vale la pena rivederlo e riassaporarlo come se fosse alla sua prima uscita.

V Voti

Voto degli utenti: 8/10 in media su 1 voto.
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.