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7/10

Franca: Chaos and Creation regia di Francesco Carrozzini

Biografico
recensione di Leda Mariani

Francesco Carrozzini crea un ritratto intimo di sua madre, Franca Sozzani, leggendario direttore di Vogue Italia. Dal satirico al sublime, le sue sorprendenti, ma spesso controverse copertine, non solo hanno infranto le regole, ma hanno anche fissato un nuovo status della comunicazione, tra moda, arte e business, nel corso degli ultimi venticinque anni. Dalla famosa “Black Issue”, diventato storico numero da collezione della rivista, alla “Plastic Surgery Issue”, Franca Sozzani è sempre stata profondamente impegnata nell’esplorare tematiche off-limits, al fine di scuotere lo status quo e ridefinire il concetto di bellezza. Con interviste a Karl Lagerfeld, Bruce Weber, Baz Luhrmann, Courtney Love e molti altri, Carrozzini ci porta dietro le quinte del processo creativo di sua madre, così come alla scoperta delle sue vulnerabilità. Profondo ed emotivo, il film è l’intensa lettera d’amore di un figlio a sua madre.

<<Questo film, che ho completato in quattro anni, è tanto un testamento alla sua storia, quanto un atto d’amore>> (Francesco Carrozzini)

Il coraggio di essere sé stessi

Chaos and Creation è un film sincero. Un reportage biografico trasparente e lineare, dal quale emergono frammenti di vita di Franca Sozzani, in tutta la sua forte e coraggiosa essenza, purtroppo scomparsa il 22 dicembre 2016, dopo aver lottato a lungo contro il cancro.

Il fatto che in questa video-intervista, diluita nel tempo e sapientemente alternata alle testimonianze dei tratti più salienti della vita e della carriera di Franca, sia condotta direttamente dal figlio, anche se a tratti potrebbe apparire stucchevole, è invece l’unica maniera (forse quella più onesta) di raccontare una persona talmente enigmatica, lucida, controversa e a tratti distante, da sembrare appartenente ad un’altra dimensione. Lo sguardo di Francesco Carrozzini ci restituisce prossimità e permette allo spettatore di accostarsi in maniera intima alla carriera e alla potenza intellettuale, culturale, ed emotiva, di questa grande donna, che rivive chiaramente sullo schermo.

Regista nominato agli Emmy, Carrozzini è molto conosciuto per i suoi ritratti audiovisivi e forse questo è il suo più riuscito lavoro, dal quale emerge una donna anarchica e libera, che ha voluto e saputo difendere la propria indipendenza intellettuale fino alla fine dei suoi giorni e che proprio per questo ha avuto così tanto successo, ed ottenuto quasi ogni risultato che si era prefissata di raggiungere. Dalle parole della Sozzani s’intuisce come nella sua mente fosse chiaro, fin dall’inizio, che avere successo possa significare solo essere in grado di dar vita ai propri sogni e passioni, camminando dritte e decise per la propria strada, possibilmente senza nuocere a nessuno. In lei c’era l’intenzione di lasciare un segno, di comunicare davvero con la gente, di scambiarsi messaggi importanti, essenziali, anche in un settore, come quello della moda, apparentemente frivolo e vacuo. <<Penso sia bello lasciare una traccia, anche se in realtà, quella più bella la lasci con i figli. Ma se la lasci indipendentemente dalla tua famiglia, allora diventi parte della Storia, crei una storia>>, ha dichiarato la Sozzani: una storia universalmente leggibile, come nel caso della buona fotografia, che ha senso e importanza per molte più persone.

Elegante e funzionale la scelta di girare gran parte delle interviste frontali di Franca (il DoP è Alexander Dynan) in un neutro e moderno bianco e nero, alternandole all’esplosione di colore delle copertine di Vogue e di quel mondo della moda che lei ha contribuito ad elevare a qualcosa di molto più significativo, osservandolo impietosamente dall’interno e dall’esterno. Bella anche l’essenziale colonna sonora di Daniel Heath.

Franca Sozzani ha avuto un ruolo essenziale nella moda, nella comunicazione e nell’arte milanese. Direttore responsabile di Vogue Italia dal 1988, dal ’94 è stata anche Direttore editoriale di Condé Nast Italia e dal 2006 di L’Uomo Vogue. Nel febbraio 2010 ha lanciato Vogue.it e fin dagli anni Novanta i suoi interessi si sono sviluppati senza limiti in moltissime direzioni, spaziando tra design, arte, progetti umanitari, eventi, ed iniziative di beneficienza. Franca era molto attenta al presente, alla società, a tutto ciò che accadeva nel mondo, quasi sempre per “colpa nostra”: era molto attratta dalla cronaca, oltre che dai fenomeni di costume e sociologici. Aveva un approccio umanistico che potremmo definire sano, sincero e totale, e per questo interessante. Con sua sorella Carla, due anni più grande di lei e molto simile, ha tenuto in mano per decadi l’avanguardia del gusto e della moda meneghini. «Sappiamo quello che vogliamo. Ed è importante saperlo, perché poi è più facile ottenerlo», ha dichiarato tempo fa Franca. Occhi chiari, apparentemente fragili e romanticamente preraffaellite nell’immagine, le due donne sono state carri armati sul lavoro, decollando praticamente insieme. Franca come direttore di Vogue Italia e Carla nel ‘90 aprendo in un cortile della vecchia Milano, una preziosa quanto essenziale Galleria Fotografica, diventata poi negozio, libreria, casa editrice, ristorante, locanda, e che sull’indirizzo 10 Corso Como ha costruito un marchio d’esportazione; non c’è artista, designer, o altra tipologia umana calata in società, che parta da Milano senza essere passata da questo polo della cultura visiva della città.

Nel 2001 Franca Sozzani ha fondato, con Jonathan Newhouse e Giampaolo Grandi, la fondazione Child Priority, che supporta diverse organizzazioni umanitarie internazionali. Nel 2009 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, Nicolas Sarkozy le ha conferito la Légion d’Honneur nel 2012, nel 2013 a Milano le è stato attribuito l’Award of Courage AMFAR, è stata nominata Presidente dello IEO – Fondazione Istituto Europeo di Oncologia e nel 2014 è stata nominata WFP Global Ambassador against Hunger. Tutto questo e molto altro, restando sempre sé stessa e senza snaturarsi per nessun motivo, ogni volta fedele alle proprie idee e convinzioni.

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