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R Recensione

8/10

Fargo (FX, 2014)

Noir
recensione di Flavio De Cinti

Il killer su commissione Lorne Malvo arriva nella piccola città di Bemidji, Minnesota, dopo aver avuto un incidente d'auto durante una delle sue missioni. Nella sala d'aspetto dell'ospedale incontra il mite ed anonimo assicuratore Lester Nygaard, che si trova in pronto soccorso dopo essere stato picchiato da Sam Hess, che lo tormenta fin da quando erano giovani. Lorne capisce subito che Lester non è in grado di reagire ai soprusi e si informa sull'identità di chi l'ha ferito. Quando Hess viene ucciso, l'assicuratore si rende immediatamente conto di chi sia il colpevole ma qualcosa è cambiato in lui.

Impossibile parlare della nuova serie andata in onda su FX, Fargo, senza partire dall’omonimo film dei fratelli Coen, datato 1996.

Quel noir glaciale così atipico lanciava definitivamente nel firmamento dei grandi i due fratelli, mentre Fargo si guadagnava a pieno titolo l’ingresso nella lista dei classici americani. Cinismo, gelo (atmosferico e non), umorismo dark e personaggi talmente stilizzati da sfociare nel grottesco; queste alcune delle caratteristiche che hanno contribuito a creare lo stile unico della pellicola. È esattamente da qui che riparte la serie. Si tratta di una serie antologica suddivisa in dieci episodi, anzi, dieci capitoli. Proprio come in True Detective, la struttura antologica ed autoconclusiva della serie rende Fargo molto più simile ad un film di dieci ore diviso in capitoli che ad un tradizionale drama televisivo. La serie racconta una storia inedita rispetto all’omonimo lungometraggio, ma, nonostante questo, tutti gli elementi caratterizzanti della pellicola dei Coen vengono riproposti splendidamente, a cominciare dalla messa in scena di quel Minnesota nevoso e selvaggio, vero e proprio protagonista di entrambi i lavori.

L’impressione di essere davanti ad un’opera che utilizza il mezzo televisivo per fare grande cinema è suffragata definitivamente dalla regia e dagli attori. La prima cresce di episodio in episodio, proponendo una magnifica serie di  piani sequenza e movimenti di macchina che non potranno non attirare la vostra attenzione. La fotografia, neanche a dirlo, è curata nei minimi dettagli ed è forse il legame più profondo tra film e serie. Per intenderci, non basta filmare in campo lungo il Minnesota per ricreare magicamente l’atmosfera di Fargo. Per quanto riguarda gli attori, difficile chiedere di meglio. Billy Bob Thornton interpreta uno dei suoi migliori ruoli della carriera, il killer nichilista Lorne Malvo. Personaggio che si fa portatore dell’impronta ideologica della serie, infarcita di riferimenti religiosi e passi biblici, spesso messi in aperta contrapposizione con la comica crudezza delle immagini. Amante del caos e fiero rappresentante di una certa rassegnazione malinconica nei confronti del genere umano, Malvo è un villain ironico ed autoironico. L’altro splendido coprotagonista è Lester Nygaard, interpretato dall’onnipresente Martin Freeman. L’attore britannico, nonostante qualche eccesso di troppo, ci regala un’interpretazione nervosa e piena di scatti, rendendo la caduta negli inferi di questo anonimo assicuratore del Minnesota un’esperienza difficilmente riscontrabile in altre serie televisive degli ultimi anni (sua maestà Breaking Bad esclusa). Tutte le scene che vedono contemporaneamente sullo schermo Thornton e Freeman sono quelle che regalano i momenti più alti della serie. Ottima anche la prova della semi esordiente Allison Tolman, nei panni del detective Molly Soverson. Incredibilmente, la Tolman riesce nel duro compito di essere credibile e di non richiamare troppo da vicino il personaggio di Marge Gunderson, che valse a Frances McDormand un meritatissimo Oscar.  Menzione speciale anche per i personaggi minori e per i piccoli cameo (Bob Odenkirk, Ketih Corradine, Adam Goldberg, Colin Hanks, Oliver Platt e molti altri). Questi ruoli minori, oltre all’effettiva importanza narrativa, hanno il merito di far emergere prepotentemente quella feroce ironia coeniana che si abbatte sulla provincia americana e sulle sue ossessioni.

Fargo è quindi un prodotto cinematografico e televisivo al tempo stesso, in grado di soddisfare le richieste degli aficionados del film e di coloro che vogliono semplicemente assistere ad una nuova grande serie.

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