Stranger things (Netflix, 2017)
FantascienzaIn un paesino della campagna americana, un ragazzino sparisce in circostanze misteriose, starà ai suoi amici, la famiglia e un poliziotto volenteroso ritrovarlo. Scopriranno ben presto che è tutto molto più difficile e complicato di quanto sembri, soprattutto da quando un certo personaggio misterioso entrerà nelle loro vite.
Questa avvincente serie da vedere tutta d'un fiato rielabora il meglio di un genere che negli anni '80 vide la sua età d'oro: i film d'avventura per la primissima adolescenza. Dall'esempio di pellicole come I Goonies, Stand by me o E.T., qui, ancora una volta, un gruppo di amici si ritrova alle prese con qualcosa di più grande di loro, un'avventura che li farà crescere e superare le proprie paure. L'idea di attualizzare il genere, riprendendo pedissequamente, non solo le idee, ma anche lo stile e le sequenze dei film anni '80 (le citazioni non mancano) era già venuta a J.J. Abrams pochi anni fa con il suo Super8. Qui però gli autori fanno un passo avanti, non solo omaggiando, ma creando anche qualcosa di nuovo. Estremamente coinvolgente fin dalla prima puntata ci catapulta in un mondo dove psicologia, giochi di ruolo (capci di spigarci come gira davvero l'universo) e mondi paralleli la fanno da padroni, immergendoci in un mistero dalle soluzioni mai scontate. Un ruolo importante lo giocano anche i giovani protagonisti simpatici e bravi, con ottimi comprimari adulti (Wynona Rider è finalmente tornata), mentre sono forse gli adolescenti grandi i personaggi meno riusciti, la sorellona del protagonista, infatti, ci fa un po' rimpiangere le classiche bionde svampite solo in apparenza che popolavano quei vecchi film, come la Elisabeth Shue di Tutto quella notte.
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