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R Recensione

8/10

Vikings (History, 2013)

Drammatico
recensione di Maria Parisi

 

Basato sulle cronache e gesta del leggendario capo vichingo Ragnar Loðbrók, attraverso le 5 serie realizzate ad adesso assistiamo alla conquista del potere da parte di Ragnar, alle invasioni vichinghe in Bretagna, il ratto di Parigi e la cocente sconfitta sempre in terra Franca.

 

Prodotta da History Channel e scritta da Michael Hirst (Elisabeth, I Tudors) Vikings si presenta forse come la migliore serie tv sulla storia alto medievale che sia mai stata fatta fin’ora.

 Come era stato con I Tudors  Hirst denota una grande capacità di narrazione storica, facendo appassionare lo spettatore a ogni più piccolo particolare, e se la prima serie (come volevano gli eventi raccontati) era un dramma da camera/castello quest’ultima è un opera epica in piena regola, che non perde gli elementi mistici e affascinanti propri del genere letterario e storico da cui deriva.

Per l’uso del paesaggi (magnifici), delle scene di battaglia e violenza a molti ricorderà sicuramente Game of thrones (in fondo l’origine epica è la stessa) ma con un gusto più attento al lato naturale dell’ambiente e meno “attento” al particolare più macabro. Ed anche se il mondo (almeno agli inizi) è visto per lo più dal punto di vista vichingo, non c’è paura di mostrarne la “barbarie” e le abitudini sociali più lontane dalle nostre.

Il racconto si snoda concentrandosi su alcuni personaggi principali, in particolare il protagonista Ragnar, un uomo del suo tempo ma assetato da un implacabile desiderio di conoscenza, destinato ad essere la sua gloria, ma anche la sua rovina, suo fratello Rollo (basato sul personaggio reale di Rollone di Normandia), la prima moglie, la guerriera Lagertha e il primo figlio Bjorn.

Strutturato come la classica saga nordica la serie presenta una struttura ad albero genealogico partendo dal capo famiglia Ragnar, attraverso i figli e i parenti che conquistarono l’Europa.

Una nota in particolare va dedicata al cast di altissimo livello (nella prima serie c’è persino Gabriel Byrne) e al protagonista, una vera rivelazione Travis Fimmel, ex modello di Calvin Kline, che dona al suo personaggio non solo uno sguardo folle e movimenti scattosi inconfondibili, ma è soprattutto capace di far percepire l’evoluzione, la crescita e persino l’invecchiamento del protagonista senza l’uso del solito trucco eccessivo.

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