V Video

R Recensione

5/10

Ballers 2 (Closest to the Hole Productions, 2015)

Commedia
recensione di Claudia Mastro

Continuano le vicissitudini di Spencer, ex campione di football che lavora come mentore e consulente finanziario delle nuove promesse dello sport.

Ritorna alla hbo in questa timeslot estiva la seconda stagione di ballers, dopo una prima stagione esaltante (ascolti sui 9 milioni a puntata) tanto quanto “difettata”.

Cos'ha tenuto “on air” Ballers per una seconda attesissima stagione? Gli ascolti. Punto. Ballers nonostante una produzione quasi identica (Levinson, Weiss ed HBO all’ esecutivo, Farino alla regia, casting del duo Jaffe-Georgianne Walken)  non è mai diventato quell “Entourage dello sport” che tutti si aspettavano,soprattutto in rete: si, il seguito da casa è più che decente, c’è The Rock, ci sono le solite musiche azzecatissime, ma null’altro. Proprio null’altro.

L’incoerenza continua a essere il problema di fondo: qui c’è uno Spencer Strathmore, ragazzo d’oro a tutto tondo, che alterna una bontà quasi pretenaturale e una capacità di mediare degna di Gandhi, ad una rissa del tutto fuori contesto (episodio 2x1). Ovviamente qualcuno avrà notato l’errore, ed ecco quindi che nel secondo episodio"la colpa" dell'agguato viene data ai continui dolori alla schiena di Strathmore: nonostante fossero spariti nella prima stagione (dopo essere stati praticamente la colonna portante nella trama) grazie ad una tac pulitissima che lasciava il nostro a canticchiare una canzone di Taylor Swift e mai più nominati.

Qualcuno poi ai piani alti avrà anche notato che se il nostro Spencer è troppo impegnato con la sua fidanzata Tracy (Arielle Kebbelle, rediviva e bravina), l’opportunità di mostrare donne nude e sculettanti non sarà più del 90% -su 30 minuti di show totale- come probabilmente si ambisce, ma solo del 75%, com’è adesso, ecco quindi inventato una sorta di “libertà” per Spencer, con Tracy non particolarmente preoccupata anche perché nel frattempo impelagata in una battaglia per i diritti delle donne doppiamente incredibile in un contesto del genere.

Per il resto: i “Ballers” (John David Washington- figlio di  Denzel- Omar Benson Miller, Donovan Carter) continuano con la loro pochissima professionalità, di quella che non trovi neanche nei pulcini delle squadre interreggionali, figuriamoci in un campionato di lega maggiore americana: il fatto poi che non passino mai troppo tempo sullo schermo (un due minuti a testa e quasi mai di seguito, per episodio) non gli da modo né di crearsi un carattere che li distingua l’uno dall’altro in maniera netta, né di far crescere una vera affezione nel pubblico, probabilmente per una paura quasi atavica della rete di far sprofondare “ballers”, per ora ben ancorato nel mondo “light comedy”, nel terreno “introspettivo” o peggio ancora “drammatico”-oltre che perché, tutto sommato, non sono loro i protagonisti, come il titolo potrebbe far pensare,ma il team di agenti, e meno male perché recita decisamente meglio. Il problema è nel manico , come direbbe il morandini, ovvero la sceneggiatura: senza direzione, senza ambizioni (a parte quella di spingere tutti gli ex atleti a fare continui check alla schiena) originale quanto una riproduzione della gioconda all’autogrill.  Anche Andy garcia buttato in questa seconda stagione nella mischia ma utile come un frigo su inceberg  soccombe  in quel cono d’ombra che è la presenza ingombrantissima di the rock, come tutti d’altronde (tranne Rob Corddry: è simpaticissimo anche in questa forma mutilata in cui a momenti non è neanche più nei titoli, quando nella prima stagione era il co-protagonista )

Peccato per le energie sprecate, ma ha proprio l’impressione di essere stato accuratamente costruito per gente stupida.

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.