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6/10

Harry Potter E I Doni Della Morte Parte I regia di David Yates

Fantasy
recensione di Antonio Falcone

Harry, Ron ed Hermione hanno ormai lasciato la scuola di Hogwarts e il Mondo dei Maghi è sotto la minaccia perpetrata dal Signore Oscuro. I tre maghetti sono impegnati ora nella missione di ritrovare e distruggere gli Horcrux, oggetti in cui si celano parti del'anima di Lord Voldemort,il quale cerca di mettere in atto le sue minacce di morte.

Settimo ed ultimo capitolo, suddiviso in due parti (la prossima arriverà a luglio 2011), della saga del maghetto con gli occhiali, di ascendenze letterarie (i bestseller di J.K.Rowling) prima ancora che cinematografiche, Harry Potter e i doni della morte si è rivelato, purtroppo, l'ennesimo episodio di transizione. Piatto, incolore, deludente, improntato ormai ad una serialità di stampo televisivo, evidenziata ulteriormente dal finale tronco e volutamente in sospeso, un arrivederci alla prossima puntata studiato a tavolino, che francamente avrebbe saputo meno di presa per i fondelli dal sapore essenzialmente commerciale se i 146 minuti di durata complessiva si fossero ammantati di qualcosa in più del solito, affascinante beninteso, apparato di mirabilie visive che finisce per predominare su tutto.

Resta comunque la consolazione di un'interessante, non banale, resa estetica a livello propriamente d'immagine e del suo impatto sul pubblico, specie quello più giovane, che non mancherà certo di restarne ammaliato. Esemplare al riguardo la bella sequenza animata in CG, moderna versione delle favole intorno al fuoco, volta ad illustrare la storia dei doni della morte citati nel titolo. Il definitivo abbandono da parte di Harry (Daniel Radcliffe), Ron (Rupert Grint), Hermione (Emma Watson) della scuola di Hogwarts e delle rispettive famiglie mette in ulteriore evidenza quanto già risultava dal precedente Harry Potter e il Principe Mezzosangue: una netta demarcazione dei confini tra Bene e Male, con la prevalenza del lato oscuro, rendendo più marcata la caratterizzazione da romanzo di formazione proprio della pagina scritta, con i tre protagonisti ormai adolescenti in procinto di diventare adulti e volti a comprendere l'importanza di effettuare delle scelte nella vita, anche a costo di qualche sacrificio o perdita di persone care; ora gli aspiranti maghi sono completamente soli e costantemente braccati dalle forze di Lord Voldemort (Ralph Fiennes), al comando sia del Ministero della Magia che della citata scuola, nel tentativo di bloccare la missione affidata loro da Silente, la ricerca e la distruzione degli Horcrux, i frammenti in cui il malvagio Lord ha rinchiuso pezzi della sua anima.

Tutti i temi delineati da una sceneggiatura pur zoppicante (Steve Kloves), la stessa ambientazione ormai non più gotico-ludica e con impatto da luna park, le molte riprese in esterni, con i paesaggi naturali simbolicamente ricchi di misteri e pericoli, ad enfatizzare il motivo dominante di un'impresa da compiere contando solo sulle proprie forze, si sarebbero certo avvantaggiati di ben altra mano che quella del solito David Yates, autore già degli ultimi due film della serie. Non gli sono certo d'aiuto i tre attori principali: solo Grint e, soprattutto, Watson riescono a sfruttare i temi introspettivi offertigli, mentre Radcliffe, continua ad avere due espressioni, con o senza occhiali.

Alla fine ne viene fuori uno strano pastiche confusamente e continuamente in bilico tra fantasy, teen ager movie, thriller con punte horror e accenni noir (l'identificazione paesaggi-personaggi), senza che Yates decida quale connotazione prediligere, con un vago senso di incompiuto anche nei passaggi più propriamente cinematografici (l'inseguimento iniziale per esempio), ed un'indefinita sospensione tra ciò che il film è, avrebbe potuto essere e (forse) sarà. Nutro infatti la speranza che sin qui il regista si sia semplicemente risparmiato per infondere il dovuto pathos nel citato, vero, finale, altrimenti la sospirata parola fine si prenderà merito ed onere di assurgere ad inedita cifra stilistica dell'intero ciclo.

V Voti

Voto degli utenti: 6,2/10 in media su 5 voti.

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dalvans (ha votato 1 questo film) alle 12:25 del 21 ottobre 2011 ha scritto:

Pessimo

Inguardabile