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9/10

Eternal Sunshine of the Spotless Mind regia di Michel Gondry

Romantico
recensione di Federica Marchetti

Joel Barish e Clementine Kruczynski si incontrano per caso e si innamorano, ma dopo due anni le cose non vanno più bene e la loro relazione si interrompe.

Clem, per superare la rottura, decide  di eliminare  dalla sua mente Joel e la loro storia, così si rivolge ad una clinica che permette di cancellare i ricordi.

Quando Joel se ne accorge, decide di fare lo stesso,  ma mentre si sta sottoponendo al processo di cancellazione, si rende conto che non vuole realmente dimenticare e fa di tutto per  fermare la procedura…

 

Alle volte mi chiedo come funzioni la nostra mente: perché agiamo in certe maniere, perché ricordiamo alcuni avvenimenti e non altri, certi luoghi, persone … Il nostro cervello ha lo stesso meccanismo di un puzzle, tanti pezzi messi insieme, tutti fondamentali per renderci completi, con i nostri ricordi, desideri, sogni, ideali. Ma spesso dobbiamo fare a meno di alcuni tasselli, per volere nostro o di qualcun altro, per la vita in generale. E un conto sono i pezzi della ‘cornice’, dove di solito c’è lo sfondo o il cielo o il mare, un altro è il centro del puzzle: quando ne manca uno lì, tutto diventa più confuso.  

La storia di Joel (Jim Carrey) e Clementine (Kate Winslet) non parla che di questo.  

Cosa succede nel momento in cui una tessera viene a mancare?  

Clementine vuole cancellare Joel dalla sua mente e lo fa nella maniera più letterale possibile: elimina i ricordi che ha di lui. Mette tutto ciò che li riguarda in uno scatolone e va da un vero e proprio ‘dottore’ per sbarazzarsi del passato, non rendendosi conto che forse ha proprio nascosto di sua volontà il pezzo finale e centrale del proprio puzzle. Joel quando se ne accorge si dispera, ma poi tenta di fare lo stesso per non soffrire.  

Eternal sunshine of the spotless mind

Infinita letizia della mente candida.

Ha davvero senso rimuovere il nostro passato, quando è parte di noi?

Si ritrova davvero la purezza, resettando quello che ci ha reso come siamo?  

Questo magico film, in cui la regia di Gondry e la sceneggiatura di Kaufman si fondono ‘alchemicamente’, cerca di suggerire delle risposte. Così, tra sognorealtàdesiderio inconscio e amore, la pellicola ci mostra come si possa andare al di là della mente, quando in gioco ci sono sentimenti ed emozioni, nel bene e nel male. Con flashback e intrusioni nel mondo onirico di Joel veniamo proiettati nel rapporto di coppia dei due protagonisti, ci orientiamo temporalmente grazie ai capelli di Clem che cambiano di colore come il suo umore e scopriamo che forse quello che ci spinge a non sopportare l’altro non è poi così da prendere in considerazione, se visto dalla giusta prospettiva, soprattutto quando quella persona è importante per noi.  

E così, in questa nuova ottica, possiamo verificare se è meglio reinserire il pezzo originale per chiudere il quadro o decidere di cambiare, coscienti di ciò che è stato, in moda da completarci diversamente. Perché tentare di infilare qualcosa che non entra non ci farà mai stare bene ed ignorare le persone che abbiamo amato in passato sarebbe come scappare da noi stessi, perché anche se quella parte che vorremmo perdere non è delle migliori, rimarrebbe comunque attaccata a noi come un’ ombra, ancora forte perché mai affrontata, e non ci permetterebbe di andare avanti. Mentre in fondo quello che vogliamo tutti, riallacciando o meno rapporti, è proprio questo: andare avanti. Andare avanti e ricominciare.

V Voti

Voto degli utenti: 9,1/10 in media su 18 voti.

C Commenti

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Peasyfloyd (ha votato 10 questo film) alle 0:34 del 20 maggio 2009 ha scritto:

grande gondry! Questo per me è uno dei film più belli del decennio. Di gran lunga superiore ai successivi l'arte del sogno e be kind rewind. E oltrettutto per quanto mi riguarda è il film che segna la maturità drammatica di Carrey.

marcus (ha votato 9 questo film) alle 22:57 del 20 maggio 2009 ha scritto:

Il miglior Jim Carrey

forse il miglior film del nuovo Jim Carrey drammatico. peccato per la traduzione sempre poco felice dei titoli che applicano in Italia "Se mi lasci ti cancello"...

loson79 (ha votato 10 questo film) alle 9:42 del 21 maggio 2009 ha scritto:

Uno dei dieci film più belli della storia.

Peasyfloyd (ha votato 10 questo film) alle 11:33 del 21 maggio 2009 ha scritto:

losi che si sbilancia così è del tutto inatteso

cmq sì è proprio un fottuto capolavoro

fabfabfab (ha votato 9 questo film) alle 14:52 del 25 maggio 2009 ha scritto:

Effettivamente chi ne ha tradotto il titolo non poteva fare di peggio. Resta un film bellissimo, come avete giustamente sottolineato.

bargeld (ha votato 10 questo film) alle 23:34 del 26 maggio 2009 ha scritto:

anche per me, a parte l'indecenza nella traduzione, un capolavoro che resterà.

Disorder (ha votato 9 questo film) alle 19:50 del 27 maggio 2009 ha scritto:

e invece

mai titolo fu più azzeccato.nel momento in cui una traduzione letterale o quasi sarebbe senza senso nel paese in cui è tradotto è necessario adattare un po' di cose....disssciamoo...e questo è quel momento eheheh

concordo cmq con il voto.bello bello bello

marcus (ha votato 9 questo film) alle 20:48 del 28 maggio 2009 ha scritto:

RE: e invece

io avrei lasciato il titolo originale...

Narda Liotine (ha votato 8 questo film) alle 10:46 del 29 maggio 2009 ha scritto:

Trattandosi del verso di un poema di Pope, poeta citato da Kaufman già in Be John Malkovich, lo si poteva/doveva tradurre con il corrispettivo italiano "Infinita letizia della mente candida!". Anche nell'originale il titolo risulta ampolloso (lo stesso effetto che provocherebbe un verso del Metastasio -contemporaneo di Pope- se preso in prestito per il titolo di un film italiano) ma è una ricercatezza che non possiamo ignorare e tagliare via, anche perchè i versi del poema vengono citati nel film.

Disorder (ha votato 9 questo film) alle 13:32 del 29 maggio 2009 ha scritto:

"Infinita letizia della mente candida!".

beh si, titolo molto accattivante............

soprattutto chiarificatore...io l' avrei tradotta con immacolata pensa tu...che forse dona anche più senso...vabbèèèèèèèèèèèèè

Narda Liotine (ha votato 8 questo film) alle 14:36 del 29 maggio 2009 ha scritto:

italian way

Narda Liotine (ha votato 8 questo film) alle 14:42 del 29 maggio 2009 ha scritto:

italian way

E' tra i titoli più volgarotti della storia del riadattamento italiano (secondo solo a Non drammatizziamo... è solo questione di corna, che pare il titolo di un film della Wertmuller).

Anche agli anglofoni il titolo risulta "antico" ma, nonostante questo, il film ha riscosso enorme successo. Il problema è che in Italia sentiamo sempre il bisogno di tradire oltre che tradurre.

Disorder (ha votato 9 questo film) alle 14:18 del 31 maggio 2009 ha scritto:

madò

ancora con sta storia del traduttore/traditore, si ok la sanno tutti, sta su tutti i libri del mondo, ti sto solo dicendo che devi veicolare l'informazione nel paese in cui è ospitato se no il messaggio si perde e rischia fraintendimenti.punto.agli inglesi il titolo può pure risultare antico,ma la lingua è la stessa...ma se in italia manco si capiscono le pubblicità in italiano...come pretendi che possa esser capito o suscitare attenzione?il messaggio è tutto...cmq potremmo parlarne per ore quindi...io passo

Narda Liotine (ha votato 8 questo film) alle 16:17 del 31 maggio 2009 ha scritto:

Infatti non dicevo di lasciare il titolo in inglese (eppure se ne potrebbe discutere) ma di tradurlo in italiano senza dover ricorrere al solito scempio. Il messaggio del titolo non si sarebbe perso, anzi, si sarebbe "mantenuto"; l'ineducazione all'originalità è una mancanza che il pubblico italiano può colmare soltanto mediante

scelte di riadattamento simili evitando di commiserare lo spettatore come si trattasse di un povero scemo e di propinargli la solita versione per minus habens all'italiana.

fedeee, autore, (ha votato 9 questo film) alle 17:31 del 2 giugno 2009 ha scritto:

Io lo avrei lasciato in inglese o al massimo avrei messo un sottotitolo in italiano "chiarificatore".

Comunque mi piacerebbe proprio sapere chi ha scelto "Se mi lasci ti cancello"!

martimarti (ha votato 9 questo film) alle 0:11 del 9 gennaio 2010 ha scritto:

Interpretazione davvero notevole di Carrey. Comunque molto spassoso anche l'amico fumatore di marijuana.

Marco_Biasio (ha votato 9 questo film) alle 23:40 del 6 luglio 2011 ha scritto:

Un complimento vivo e sentito alla traduzione più brutta della storia del cinema. Non capisco perchè l'Italia, al contrario degli altri paesi, senta sempre e comunque la necessità di differenziarsi in negativo. Forse che Eternal Sunshine Of The Spotless Mind faceva schifo come titolo? Pazienza, un'occasione in più per imparare l'inglese (e conoscere Alexander Pope). Il film è bellissimo. La storia è apparentemente semplice, ma nasconde al suo interno una serie di trappole a matrioska su una serie quasi infinita di subplot: dalla crisi di una relazione a due si passa al mondo dei ricordi, al dialogo intergenerazionale, all'attrazione degli opposti, allo studio cerebrale, alla rimozione coatta della nostra identità (il "nuovo uomo") per negare una precedente personalità... Tanta carne al fuoco scritta, diretta ed interpretata magistralmente. Carrey (qui davvero alla definitiva consacrazione) e Kate Winslet ad un livello superiore ed ottima pure l'interpretazione di Kirsten Dunst. Tuttavia quello che colpisce - oltre alla prolessi iniziale - è lo studio delle riprese, del colore e della fotografia. Un lavoro intenso e di spessore notevole. Bella recensione, Federica...

Cas (ha votato 10 questo film) alle 19:28 del 27 dicembre 2011 ha scritto:

una meraviglia in tutto, da rivedere fino allo sfinimento...