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R Recensione

7/10

L Amore Ritorna regia di Sergio Rubini

Sentimentale
recensione di Pasquale D'Aiello

Luca è un famoso attore, sta recitando in un film nel quale è protagonista e ha anche in cantiere la realizzazione di uno come regista. Un giorno ha un malore, gli si rompe un'arteria polmonare e inizia sputare sangue, viene ricoverato in ospedale e quindi vengono sospese le riprese del film. Luca è terrorizzato non solo dalla malattia ma anche dalle ripercussioni che questa potrebbe avere sulla sua carriera.

L'attore, abituato a stare sotto i riflettori, si trasforma in spettatore. Durante la degenza vengono a fargli visita le sue persone più care. La moglie Silvia, che Luca ha lasciato anni prima e che ora si è rifatta una nuova vita con un altro compagno. Il vecchio amico Giacomo, che gli rimane a fianco. Suo padre, che pensava di andarlo a trovare sul set e invece lo trova in un letto d'ospedale. Lena, la sua giovane compagna anche lei attrice. Inoltre è sempre aiutato dal suo assistente Picchio, segretamente innamorato di lui. Intanto Stefano, il regista, prende il posto di Luca e porta a termine la realizzazione del film.

Il professor Mangiacarne decide che Luca necessita di essere operato, gli brucia un pezzo di polmone praticandogli un'arteriografia, Giacomo, anch'egli medico, invece pensa che il suo amico abbia una rara sindrome e che non debba essere operato. Un giorno la madre di Luca scopre della sua malattia per caso leggendo una rivista e decide di recarsi da lui a Milano. Del caso di Luca inizia ad occuparsene il dottor Bianco, un luminare, che ha intenzione di trasferirlo in elicottero a Roma. Il dottor Bianco scopre che la situazione è meno grave di quanto si pensasse, per far rimarginare la ferita gli fanno un lavaggio polmonare.

Luca è guarito. Lena lo lascia e va a lavore ad un altro film di successo. Silvia si sposa e diventa madre. Luca poi non realizzerà il film a cui inizialmente stava pensando ma ne farà uno su quello che gli è successo.

 

L'amore e' energia e come tale non e' possibile ne' crearlo ne' distruggerlo ma solo trasformarlo, da amore in odio, trasferirlo, da una persona all'altra e viceversa. Agli umani il compito di tentare di dirigerlo, di regolarne le trasformazioni ma questo resta difficile. Rubini disegna una trama di incontri, di relazioni, di trasformazioni che a tratti ci restituiscono il senso delle cose. Nella rete di relazioni e' possibile riconoscere tratti gia' percorsi. E temere di vederne alcuni che percorreremo. Il protagonista principale e' un attore, Luca Florio, (Bentivoglio) e' combattuto tra l'amore maturo, adulto, consapevole con la sua ex moglie (la Buy)e l'amore sensuale, violento, giovanile con la sua nuova compagna (la Mezzogiorno).

E finira' per perderli entrambi. Su di lui cercano di vegliare i due anziani genitori. Una presenza misteriosa, una cugina della madre morta in giovane eta', si aggira tra le vite dei suoi cari in affanno. La giovane, morta senza aver amato, conserva il suo fortissimo potenziale d'amore che le permette di tornare nella vita degli umani per continuare ad amarli e farsi riamare. Giacomo (Sergio Rubini) e' un amico di infanzia di Luca e in lui vive le sue insoddisfazioni della vita di provincia.

Il film e' girato tra Milano e la Puglia e finalmente e' possibile sentire l'accento barese dell'adolescente morta, tornata in vita con lo stesso vestito da sposa indossato al suo funerale, e cogliere il senso di una terra fatta di grano, di sole, di case basse bianche, di tradizioni, di mare, velata da una malinconia di sottofondo. Rubini e' indubitabilmente un bravo attore, come regista non e' da meno, dirige un cast affiatato e convincente. La sceneggiatura e' scritta da Rubini con Starnone. La fotografia, soprattutto degli esterni pugliesi, e' curata, senza strafare. Un film pulito fatto da passioni che sa restituire a chi lo guarda.

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dalvans (ha votato 5 questo film) alle 11:53 del 21 ottobre 2011 ha scritto:

Mediocre

Modesto